NAGAYA ETIOPIA dal 12 al 24 agosto incontro con le etnie dell'Omo Valley 2.195 euro a persona L’ultima Africa. Una terra magnifica, aspra e polverosa ma ricca di umanità, di cultura e ditradizioni. Un tuffo nel passato dove il tempo è scandito dalla luce e dal buio. Non abbiamo lapretesa di farvi visitare tutta l’Etiopia perchè sarebbe impossibile e poi non capireste nulla diquesto magnifico paese. Vogliamo invece vivere insieme le emozioni che questa gente è capacedi trasmettere. In Etiopia si parlano 286 dialetti e ci sono circa 80 etnie, 45 delle quali distribuite nella miticaValle dell’Omo. E’ un miscuglio di razze, di contraddizioni, di usi e costumi impressionante che cifanno tornare alle origini dell’uomo, non è un caso che in questa terra primordiale siano statirinvenuti i resti di “Lucy”, l’ominide più antico risalente a 3 milioni e mezzo di anni fa. Nei villaggi Hamer, Mursi, Dorze, Konso e Banna non c’è elettricità e non c’è acqua. La vita èbasata sull’agricoltura e sull’allevamento anche se in passato era la caccia la prima fonte disostentamento. Avremo il privilegio unico di vivere a contatto diretto con gli Hamer nel villaggio diLabella, trascorrendo con loro la giornata nel suo lento scorrere. Solo così potremo capirequanta distanza ci separa dal loro mondo semplice ma pur sempre organizzato. Raggiungere ilpozzo per raccogliere l’acqua, recarsi al mercato per vendere o acquistare i prodotti che questaterra produce, preparare da mangiare sul fuoco, dormire con un tetto di stelle sulla testa e trovarenella natura tutto quello di cui l'uomo necessita. Poi ci sono i bambini. L’Etiopia è un paese dibambini, le famiglie hanno una media di otto figli ed è per questo che incontreremo bambiniovunque. Le emozioni che vivremo giorno per giorno saranno la migliore ricompensa alle fatiche che questiviaggi richiedono. Questa zona di Etiopia è un mondo sperduto, dimenticato dalla storia. Il nostroobiettivo sarà quello di avvicinarci a loro in punta di piedi cercando di conoscere il senso piùprofondo di questa gente attraverso i loro riti e le cerimonie così distanti dal nostro modo dipensare. PROGRAMMA DI VIAGGIO 1° giorno - lunedì 12 agosto Partenza da Milano con voli Lufhansa o altro vettore. Arrivo ad Addis in serata. Incontro con la nostra guida e trasferimento presso Giovanni’s hotel. Serata libera. 2° giorno - martedì 13 agosto Addis Abeba – Awassa (via Butajira) Dopo colazione partenza in jeep Toyota Land Cruiser verso sud in direzione della città di Awassa. Le zone a sud di Addis sono abitate dall’etnia Oromo. Lungo il percorso visita della Stele di Tiya, patrimonio dell’Unesco. A Tiya ci sono 46 mehnir dedicate al culto dei morti parzialmente crollati, antiche vestigia di una sconosciuta civiltà precristiana. Si prosegue per la chiesa rupestre di Adadi Mariam, la più meridionale di quelle conosciute. La chiesa è costruita in una grotta al di sotto della superficie ed è dedicata al culto cristiano copto. La strada prosegue costeggiando la famosa Rift valley e i laghi Zeway, Abiata e Shala. Arrivo ad Awassa e pernottamento. 3° giorno - mercoledì 14 agosto Awassa – Arba Minch Colazione e partenza verso Arba Minch (la città delle 40 sorgenti). La strada relativamente asfaltata consente una marcia normale. Nel pomeriggio visita al villaggio Dorze di Chenca con le tipiche abitazioni a forma di cono costruite in bamboo e banano. Siamo intorno ai 2.000 metri di altitudine. Assisteremo alla preparazione del Kocho e alla filatura del famoso e coloratissimo cotone. Se avremo tempo disponibile visiteremo anche il mercato tradizionale. Si riparte poi per Arba Minch dove si arriverà nel tardo pomeriggio, in tempo per godere di una vista superba dei laghi Chamo e Abaya. Cena e pernottamento presso hotel Bekele Molla. 4° giorno - giovedì 15 agosto Lago Chamo e Nechisar Park In mattinata escursione in barca sul lago Chamo per ammirare la fauna locale composta da ippopotami, coccodrilli del Nilo (i più lunghi al mondo, fino a 6 metri), pellicani, aironi, scimmie e molto altro. Navigheremo tagliando l’intera superficie del lago e, raggiunta la riva opposta percorreremo a piedi alcuni sentieri del Nechisar Park dove vivono popolazioni di zebre e gazzelle. Dopo una passeggiata nel bush torneremo alla nostra imbarcazione che ci riaccompagnerà ad Arba Minch. Nel primo pomeriggio partenza per Konso. Pernottamento in campo tendato adiacente al villaggio del Re di Konso, situato su una splendida e fresca collinetta. 5° giorno - venerdì 16 agosto Konso – Key Afer – Jinka Dopo colazione visita al villaggio di Konso. L’etnia omonima è stata la prima popolazione africana a sviluppare la coltivazione a terrazzamenti. Organizzato in capanne recintate e ben suddivise, il villaggio è composto da nove clan familiari e dispone di spazi comuni per le assemblee decisionali. Vedremo anche gli “waka”, sacri totem degli antenati. Visiteremo poi la scuola dove i più fortunati frequentano le lezioni. Saremo accompagnati da una guida locale parlante il dialetto Konso. Ci sposteremo poi verso Key Afer dove si svolge il tradizionale mercato dei Banna, degli Tsemay e degli Hamer. Qui ogni etnia vende ed acquista piccole mercanzie, utensili da lavoro e oggetti di artigianato. Dopo la visita al mercato partiremo in direzione di Jinka dove arriveremo in prima serata. Pernottamento presso Hotel Goa o similare. 6° giorno - sabato 17 agosto Jinka – Mago Mursi – Jinka - Turmi Colazione e partenza verso il Mago National Park una vasta area protetta al cui interno si trovano gli insediamenti dell’etnia Mursi e Surma. Il parco ha una ricca fauna composta di scimmie (i colubus dalla coda bianca), antilopi e gazzelle. Più raro l'incontro con bufali ed elefanti che pare comunque abitino le zone più remote. La pista è sterrata ma relativamente percorribile. Dopo circa 2 ore si incontrano i primi insediamenti Mursi, una popolazione di ceppo nilotico di usi e costumi ancora interamente primitivi. I loro corpi sono dipinti in modo fantasioso, adornati anche nelle acconciature. Molto diffusa tra i Mursi il rito della scarificazione, ottenuta con l’uso di semplici lamette. 7° giorno - domenica 18 agosto Turmi – Karo ( oppure Dassanech) – Turmi Da Turmi si parte in prima mattinata in direzione del fiume Omo per raggiungere i villaggi Karo, situati su una tranquilla ansa del fiume. I Karo sono di corporatura atletica e slanciata (molti uomini raggiungono il metro e novanta di altezza), hanno acconciature curatissime e grande cura del corpo che colorano con calce bianca imitando i piumaggi degli uccelli della savana. Il paesaggio qui è spettacolare, da una piccola altura si può scendere fino al fiume sulle cui sponde viene coltivato il sorgo e il miglio e dove abitano giganteschi coccodrilli. Si torna poi a Turmi dove sosteremo ai villaggi Hamer di Labella e Gebo. Con gli Hamer di Labella esiste un rapporto diretto consolidato nel tempo. Il pomeriggio sarà dedicato all’incontro con gli abitanti del villaggio. Incontreremo Allo e la sua famiglia, il marito Kafa e la piccola Tarkina. Condivideremo con loro momenti indimenticabili. Qui non siamo turisti ma veri amici. Pernottamento in campo tendato 8° giorno - lunedì 19 agosto Turmi Trascorreremo l’intera giornata con gli Hamer. Andremo con loro al mercato del lunedì, che si tiene tradizionalmente tutte le settimane dell’anno. Gli Hamer sono famosi per le loro splendide acconciature, treccioline spalmate con argilla rossa e burro. Le donne indossano la tradizionale gonna di pelli di capra e poco altro. Con un po' di fortuna assisteremo alla cerimonia del salto del toro, rituale di iniziazione dei giovani maschi. Non è possibile prevedere se la cerimonia si svolgerà o meno in quanto si tratta di una cerimonia autentica. Dopo aver acquistato al mercato una o due capre, assisteremo alla preparazione della cena a base di carne cotta al fuoco. Con tutti gli abitanti del villaggio trascorreremo una magnifica serata con canti e balli fino a notte fonda. Pernottamento in campo tendato. 9° giorno - martedì 20 agosto Turmi – Arborè – Yabello Dopo aver salutato i nostri amici Hamer partiremo alla volta di Yabello, lungo il percorso visiteremo un villaggio Arborè dove le donne indossano la gonna tradizionale e il collo addobbato da decine di collane colorate. Arrivo a Yabello nel tardo pomeriggio e pernottamento. 10° giorno - mercoledì 21 agosto Yabello – El Sod – Yabello La città di Yabello si trova nel centro del territorio Borana, una popolazione schiva e poco incline ad avere rapporti di amicizia con i vicini. Sono specializzati nell’allevamento di zebù e dromedari per i quali nutrono una certa adorazione. Le carni dei loro animali sono famose in tutto il paese. Visiteremo El Sod, un lago nero e salato posto sul fondo del cratere di un vulcano spento. La discesa al cratere lungo un impervio sentiero richiede circa mezz’ora, la salita circa un’ora. Nel lago gli uomini Borana, completamente nudi, raccolgono un fango nero dal fondo immergendosi fino a 6 metri di profondità che, una volta cristallizzato, diventa cibo per gli animali. I colori e i profumi di questa escursione rimarranno impressi nella memoria per lungo tempo. Dopo El Sod rientreremo a Yabello per una doccia e meritato riposo. Pernottamento a Yabello. 11° giorno - giovedì 22 agosto Yabello – Awassa Partenza da Yabello in mattinata. Lungo la strada visita alle case tradizionali Sidamo, sosta per il pranzo e arrivo ad Awassa. Relax e passeggiate lungo le sponde del lago popolate da volatili e da scimmie per nulla intimidite dalla nostra presenza. Cena a base di pesce in un ristorante sulle rive del lago. Pernottamento ad Awassa presso Oasis hotel. 12° giorno - venerdì 23 agosto Awassa – Addis Abeba Partenza per la capitale e arrivo nel pomeriggio con visita al mercato di Addis, il più grande mercato all’aperto di tutta l’Africa. Possibilità di effettuare acquisti di ogni genere: spezie, thè, caffè, oggetti di artigianato in legno e molto altro. Cena con musica tradizionale. Pernottamento presso Giovanni’s hotel. 13° giorno - sabato 24 agosto Colazione e trasferimento in aeroporto. Volo per Milano La quota comprende volo aereo tutti i trasferimenti autista-guida parlante inglese accompagnatore dall’Italia con minimo 5 partecipanti pensione completa con bevande durante tutto il viaggio permessi di ingresso ai parchi e guide locali permessi fotografici La quota non comprende tasse aeroportuali 415 euro assicurazione annullamento obbligatoria 47,50 euro visto d’ingresso Etiopia 20 $ da saldare all’arrivo mance ed extra di carattere personale tutto quanto non indicato in programma e alla voce “la quota comprende” INFORMAZIONI UTILI VISTI All’atto della prenotazione dovrete fornire scansione delle prime pagine del passaporto per prenotazione volo aereo. Il passaporto dovrà avere validità di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia e avere 2 pagine libere affiancate. Il visto etiope, necessario per l’ingresso nel paese viene rilasciato direttamente in aeroporto previa registrazione e pagamento di 20 dollari. VACCINAZIONI Al momento nessuna vaccinazione è obbligatoria per entrare in Etiopia. Consigliata la vaccinazione contro la febbre gialla che ha validità di 10 anni e va effettuata almeno 10 giorni prima della partenza. La profilassi antimalarica con Malarone o Lariam è soggetta a valutazione personale, non è comunque obbligatoria. Si consiglia di riferirsi alla propria azienda sanitaria di competenza per approfondire la situazione. Consigliamo sempre di bere solo acqua in bottiglia. COMUNICAZIONI Per telefonare dall’Etiopia all’Italia si dovrà comporre lo 0039, seguito dal prefisso italiano con lo 0 e il numero desiderato. Per telefonare dall’Italia all’Etiopia si dovrà comporre lo 00251 seguito dal numero desiderato. La copertura per la rete cellulare è presente nelle maggiori città e, sorprendentemente, anche in alcune zone remote ma non con continuità. Per chi lo desidera sarà possibile acquistare una SIM locale previa segnalazione alla nostra organizzazione. FUSO ORARIO La differenza con l’Italia è di +2 ore ( +1 quando in Italia è in vigore l’ora legale). VALUTA In Etiopia ha corso legale il Birr. Al momento della stampa il cambio era pari a 1 Euro = 24 Birr circa. Non è necessario munirsi di Dollari USA se non per il visto d’ingresso. E' possibile cambiare Euro in Birr in tutte le banche di Addis senza grossi problemi. Le carte di credito sono accettate solo nei grandi alberghi e nei negozi di alto livello ad Addis. E’ consigliato munirsi di somme di contante adeguate alle proprie esigenze. Da tener presente che il tour ha trattamento di pensione completa con bevande e soft drinks, tutti i permessi per i parchi e per le guide sono compresi così come le mance per fare fotografie, anch'esse comprese dall’organizzazione, quindi sarà necessario solo poco denaro contante. CLIMA Il clima, nei periodi di programmazione dei nostri viaggi, è caldo ma non troppo umido. Ad Addis che si trova a 2.400 metri di altezza, le giornate sono tiepide e le notti fresche, man mano che ci si sposta verso Sud scendendo di quota, la temperatura aumenta fino a raggiungere picchi di 35 gradi nei bassopiani dei Mursi e degli Hamer posti nella zona di confine con il Kenya. LINGUA La nostra guida locale parla inglese. ABBIGLIAMENTO Vivamente consigliato lo stile “a cipolla” in modo che ci si possa facilmente coprire e scoprire secondo la situazione in cui ci si trova. Per gli indumenti personali si consigliano canottiere e mutande in cotone, calze in cotone e in lana, maglie con maniche corte e lunghe in cotone, pantaloni lunghi comodi e robusti, un paio di pantaloni corti, felpa e maglione di medio peso. Cappello, k-way e un buon paio di scarpe leggere da trekking. Per i pernottamenti in tenda si consiglia munirsi di: salviette rinfrescanti, asciugamano piccolo, torcia con batterie ricaricabili, burro cacao e crema idratante ( il vento può essere molto secco e polveroso), crema solare protettiva e occhiali da sole. MEDICINE Portare con sé tutte le medicine di uso personale, inoltre è sempre bene avere un analgesico comune, un antipiretico, antidiarroico tipo Dissenten, cerotti e disinfettante. Ad Addis è comunque presente un ospedale di livello “quasi” occidentale. TRASFERIMENTI Gli spostamenti da una località all’altra sono l’essenza di questo viaggio. Saranno effettuati a bordo di jeep Land Cruiser 4X4 da 3 o 4 posti più l'autista, su strade asfaltate o sterrate non sempre in buone condizioni. Non sono da considerare come semplici spostamenti ma sono da vivere con intensità in quanto offrono scorci di vita e di panorami indimenticabili. Tutti in Etiopia vivono lungo la strada per questo sono molto frequenti incontri interessanti. TEMPI E DISTANZE Non abbiamo volutamente segnalato le distanze che copriremo e i tempi di percorrenza in quanto il tempo di un trasferimento dipende dalle condizioni stradali (sempre diverse e imprevedibili) e dagli incontri che ci suggeriranno le varie fermate. L’autista saprà indicare i posti migliori dove potersi fermare per scattare ottime fotografie. CORRENTE ELETTRICA La corrente in Etiopia è 220 volts. Si consiglia di munirsi di adattatore universale, anche se in molti hotel ci sono prese di tipo europeo. I black out sono possibili soprattutto fuori dalle principali città. Nel campo tendato non vi è elettricità, molto utile quindi una torcia elettrica. FOTOGRAFIA E VIDEO Come in tutto il resto del mondo è vietato fotografare: aeroporti, ponti, installazioni militari e militari in divisa. Altri suggerimenti verranno via via forniti dalle nostre guide. Per fotografare persone comuni è buona norma chiedere sempre prima il permesso, che quasi mai verrà negato. Il materiale fotografico reperibile ad Addis è di fabbricazione cinese, si consiglia quindi di portare il necessario, prevedendo anche una buona scorta di batterie. Sarà possibile ricaricare l’attrezzatura in tutti gli alberghi, non durante il campo tendato. Il vento rende l’aria spesso polverosa, per il trasporto delle attrezzature foto-video è utile munirsi di appositi sacchetti stagni. E' consuetudine locale chiedere una mancia ogni volta che si viene fotografati, si consiglia di non mettere mano al portafoglio e di chiedere eventualmente consiglio alla nostra guida che si occuperà di gestire la situazione nel modo migliore. CUCINA E BEVANDE La cucina tradizionale etiope è a base di carne di capra. Molto usata anche una farina tipo farina d’orzo derivata dalla coltivazione del sorgo. Sicuramente il viaggio in Etiopia non sarà ricordato per l’ottima qualità del cibo! La ‘njera ( un pane spugnoso cotto al forno) accompagnerà tutti i piatti tradizionali. Durante il campo tendato sarà la nostra guida a occuparsi della cucina. MANCE E’ buona norma lasciare la mancia per i servizi ricevuti dal nostro staff locale. Non esiste una quota fissa, consigliamo di lasciare alla guida una mancia di 50 euro a persona a fine viaggio.
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