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e di Rieducazione Alimentare Test di Intolleranza Alimentare PERCHE’ MANGIO POCO E INGRASSO? METABOLISMO E TENDENZA AD INGRASSARE Per “ Salute e Beauty” LE CAUSE:
Per poter rispondere correttamente è necessario analizzare quali sono i diversi fattori che danno luogo a
questa difficile situazione per la quale pur mangiando molto poco non si perde peso o addirittura si
1) Il primo fattore che va considerato è il fenomeno di adattamento a diete normocaloriche e bilanciate. Pur seguendo una dieta bilanciata, quindi con un giusto apporto di tutti i principi
nutritivi, il nostro organismo ha bisogno di adattarsi al cambiamento di alimentazione e al nuovo
peso che si raggiunge. Infatti dopo un’iniziale perdita di peso è normale che il calo ponderale possa
fermarsi proprio per un fenomeno di adattamento. E’ perfettamente fisiologico che ciò accada; tale
situazione durerà un certo periodo di tempo, poi l’organismo tornerà, dopo essersi adattato al
2) Un altro fattore per cui mangiando poco si ingrassa è la errata frequenza dei pasti. E’ stato infatti
provato scientificamente come la distribuzione dei pasti possa incidere sull’aumento o meno del
peso. Un’identica quota calorica produce risultati diversi a seconda del numero di pasti in cui è
stata frazionata nell’arco della giornata, proprio perché la corretta o errata frequenza di essi incide
sul nostro metabolismo. Il frazionamento a cinque o a sei pasti permette al metabolismo di
attivarsi, di trasformare il cibo in energia in modo più veloce.
3) Diete sbilanciate che non apportano la giusta quantità dei principi nutritivi di cui l’organismo
necessita. Non c’è, in una dieta sbilanciata, il giusto rapporto tra glucidi, lipidi, e protidi, quindi,
pur mangiando poco, non si riesce a perdere peso.
4) Sedentarietà. Il problema non è tanto la mancanza di un dispendio energetico e quindi il consumo
di calorie, l’importanza dell’attività fisica costante sta nel forte impatto che ha sul metabolismo
Dr. MAURIZIO LORENZETTI Medico Chirurgo D.ssa EMMA V ITIANI Direttrice e Dietista PERUGIA Via E. Fermi, 5 - Tel. 075 / 5004810 FOLIGNO Via D. Chiesa, 99 - Tel. 0742 / 350399 - Fax 0742/352900 Studio Medico Dietetico
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basale. Chi svolge regolarmente attività fisica (almeno mezz’ora tutti i giorni) ha un metabolismo
basale molto più alto rispetto a chi fa una vita sedentaria o un’attività fisica sporadica.
Intervento di Emma Vitiani: “Proprio per questo è molto più importante avere un tapis roulant ouna cyclette a casa che ci permette di allenarci tutti i giorni, piuttosto che andare in palestra ungiorno, fare una grande faticata e poi non riprendere l’attività per quindici giorni.” 5) Stress fisico e psichico influisce negativamente sul metabolismo, lo rallenta. 6) Tipo di obesità (iperplastica-ipertrofica) 7) Menopausa, a seguito delle modificazioni ormonali, il metabolismo si rallenta COMPOSIZIONE CORPOREA
E’ necessario sottolineare che non è tanto importante il peso che compare sulla bilancia, quanto il
rapporto che c’è tra massa grassa e massa magra, cioè la composizione corporea. Da un punto di
vista medico la percentuale di massa grassa e di massa magra deve rientrare entro certi limiti di
normalità; ogni volta che si esce da questi limiti siamo in una situazione di sovrappeso o di obesità.
La massa magra devecostituire circa il 75-80% del corpo; ne fanno parte i muscoli, gli organi
interni, le ossa, il sangue, l’acqua. La massa grassa deve costituire il 20-25% del corpo ed è
composta dal grasso sottocutaneo e viscerale. L’obesità è legata ad un eccesso di grasso corporeo,
che non sempre però si accompagna ad un proporzionale aumento di peso, ma si associa sempre ad
una aumentata morbilità e mortalità. Infatti l’eccesso di grasso corporeo provoca alcune malattie o
aggrava quelle di cui il paziente già soffre. I metodi di valutazione della composizione corporea
sono di due tipi: diretti o indiretti. Il metodo diretto è la valutazione sul cadavere, sezionando i
cadaveri è stato possibile capire e definire i limiti di normalità, quindi il giusto rapporto di
composizione corporea. Il metodo indiretto corrisponde invece alla valutazione somatometrica o
densitometrica che è possibile rilevare attraverso determinati strumenti e con apposite misurazioni.Intervento di Emma Vitiani: “Un altro elemento fondamentale che ognuno dovrebbe tenere bene amente è l’importanza di un fine, di un obiettivo corretto. Il peso che si desidera raggiungere non deve essere ideale, ma deve basarsi sulle caratteristiche del proprio corpo, sul rapporto massa grassa/massa magra. E’ pericoloso e negativo porsi obiettivi drastici. Molte giovani pazienti si impongono un ideale da raggiungere in tempi molto brevi. Alla prima stasi del peso o ad unaumento di esso (che può anche essere dovuta alla fase del pre-ciclo) si demoralizzano ed iniziano Dr. MAURIZIO LORENZETTI Medico Chirurgo D.ssa EMMA V ITIANI Direttrice e Dietista PERUGIA Via E. Fermi, 5 - Tel. 075 / 5004810 FOLIGNO Via D. Chiesa, 99 - Tel. 0742 / 350399 - Fax 0742/352900 Studio Medico Dietetico
e di Rieducazione Alimentare Test di Intolleranza Alimentare a mangiare meno, poi sempre di meno, non vedendo realizzarsi gli obiettivi prefissati. Dal punto di vista dell’obiettivo è più corretto non ragionare in chili, ma in taglie, considerando che ogni 5 chili corrispondono ad una taglia. Se ho 30 chili da perdere comincerò a pensare di dover perdere una taglia alla volta; poiché spesso una diminuzione di volume non corrisponde ad una perdita di peso,può quindi accadere di rientrare in un abito una taglia più piccola proprio in quelle tresettimane in cui non ho perso peso. E’ importante avere nei confronti dell’evento dieta quel buon senso che noi riusciamo a mettere in altre cose, in modo da raggiungere quello che si chiama peso ragionevole di salute e di stabilità, che non ha nulla a che vedere con il peso estetico che viene spesso riportato sulle riviste.”
Intervento di Emma Vitiani: “la composizione corporea viene valutata in ambulatorio attraverso la plicometria, un metodo che comporta l’utilizzo di tre strumenti: il plicometro che misura la percentuale di massa grassa, il calibro che misura la struttura scheletrica, il centimetro antropometrico che misurala distrettualità, cioè come è distribuito il grassocorporeo. E’ importante fare questa valutazione poiché un paziente potrebbe avereun peso numericamente alto, ma non essere in sovrappeso, per la presenza di unastruttura scheletrica grande e una massa muscolare possente.”
OBESITA’ E SOVRAPPESO
Questo tipo di esame ci permette soprattutto di distinguere due differenti condizioni: il
sovrappeso e l’obesità. Il sovrappeso corrisponde sì ad un aumento di peso, ma relativo alla massa
magra, ad esempio un aumento muscolare dovuto all’incremento di attività fisica. In questo caso la
massa grassa rimane invariata, quindi non si tratta , dal punto di vista medico, di una patologia. Nel
caso dell’obesità, invece, l’aumento di peso deriva da un aumento della massa grassa, ed è questo
secondo tipo di aumento che costituisce una patologia e sul quale è necessario intervenire.
Intervento di Emma Vitiani: “i pazienti che perdono peso con diete troppo drastiche, o cheassumono farmaci per dimagrire, generalmente perdono peso a scapito della massa magra, quindi il paziente non perde grasso, ma perde muscolo. Quando invece la dieta è normocalorica, equilibrata ( non come alcune diete attuali nelle quali vengono tolti pane e pasta, che devono invece costituire almeno il 55% delle calorie giornaliere) si perde la massa grassa e i muscoli rimangono nella stessa percentuale, anzi se si fa un po’ di moto la massa muscolare aumenta.” Dr. MAURIZIO LORENZETTI Medico Chirurgo D.ssa EMMA V ITIANI Direttrice e Dietista PERUGIA Via E. Fermi, 5 - Tel. 075 / 5004810 FOLIGNO Via D. Chiesa, 99 - Tel. 0742 / 350399 - Fax 0742/352900 Studio Medico Dietetico
e di Rieducazione Alimentare Test di Intolleranza Alimentare IL METABOLISMO BASALE
A questo punto è importante definire cosa si intende per metabolismo basale, proprio perché
l’attività metabolica influisce fortemente sulla nostra capacità di prendere o di perdere peso. Il
metabolismo basale corrisponde alle necessità energetiche fondamentali dell’organismo valutate
in assoluto riposo e dopo 12 ore di digiuno. Rappresenta quindi la quantità di energia necessaria per
far funzionare il nostro corpo a riposo, essa serve a mantenere la respirazione, il battito cardiaco, la
temperatura corporea e le altre funzioni vitali. I metodi di valutazione del metabolismo sono di due
tipi: indiretto, attraverso le tabelle FAO, o attraverso software specifici, o diretto attraverso
strumenti come lo spirometro di Benedict. Le variazioni metaboliche sono presenti lungo tutto
l’arco della nostra vita. Chiaramente ci sono variazioni che sono del tutto normali, quindi
fisiologiche e variazioni invece definite patologiche. Vediamo quali sono le principali variazioni fisiologiche: 1) durante il sonno il metabolismo si abbassa di circa il 10%. 2) la gravidanza
rappresenta un momento della vita in cui il metabolismo si alza del 20% 3) anche l'età è un fattore
determinante, si assiste ad un abbassamento del metabolismo del 1-2% ogni 10 anni 4) la
temperatura esterna incide sul metabolismo, producendo addirittura nei climi più rigidi ( Alaska,
Polo Nord) un aumento dell’attività metabolica del 50-100%. Guardando i documentari si può
infatti notare come le popolazioni che vivono in climi molto freddi, sono sempre magre, non ci
sono soggetti grassi, pur avendo un’alimentazione che prevede cibi molto ricchi di grasso (come la
foca ad esempio). 5) durante la menopausa il metabolismo si abbassa circa del 20%, è quindi
importante intervenire con una corretta alimentazione che rappresenta uno dei principali attivatori
metabolici, e se necessario affiancare una terapia ormonale. 6) l’attività fisica come è stato
precedentemente sottolineato ha un importante impatto sul metabolismo innalzandolo almeno del
5-6%, intendendo però un allenamento costante e aerobico, non anaerobico, non deve cioè
rappresentare per l’organismo uno sforzo eccessivo. Deve essere graduale e non troppo intenso(non
deve mandare l’organismo in debito di ossigeno) per costituire un allenamento che apporta
benessere. 7) il movimento che ogni giorno fa una casalinga non può essere considerato al livello
di un’attività fisica; rappresenta comunque un moto prolungato che comporta un dispendio
energetico di circa 4-8 Kcal./ minuto, a seconda del tipo di faccenda che sta compiendo. Ma nel
momento in cui l’attività della casalinga cessa non si hanno più i medesimi effetti, i quali sono
appunto limitati al momento in cui il movimento si svolge. Il metabolismo basale si innalza
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fintanto che il lavoro si svolge. 8) l’attività intellettuale, al contrario di quello che comunemente
si pensa, non comporta un forte dispendio energetico e quindi non si realizza nessuna
VARIAZIONI METABOLICHE
Passiamo ora ad osservare quali sono le variazioni metaboliche considerate patologiche: le cause
più frequenti di variazioni non fisiologiche sono le sindromi endocrine, più in particolare le sindromi ipotalamiche (es. ipotiroidismo). L’ipotiroidismo è una patologia piuttosto diffusa,
dovuta ad una insufficienza della secrezione tiroidea. Questo comporta un abbassamento del
metabolismo basale, quindi una tendenza a prendere peso accompagnata da sintomi come l’astenia.
L’aumento ponderale non è dunque dovuto ad un eccesso di calorie o a disordini alimentari, ma a
questo squilibrio interno. Un’altra variazione metabolica si realizza nei casi di
ipercorticosurrenalismo, cioè nei casi di secrezione troppo abbondante da parte della corteccia
surrenale. Anche nel caso di ipogonadismo si ha una variazione del metabolismo.
Nell’ipogonadismo si ha una ridotta o assente funzionalità delle ovaie, si realizza una condizione
simile a quella della menopausa. Modificazioni patologiche si hanno anche nei casi di insulinoma, di disordini congeniti (ovaio policistico), di lipodistrofia ( una distrofia localizzata del tessuto
sottocutaneo, dovuta ad alterazione delle cellule grasse, che si manifesta con l’atrofia o con la
tumefazione del tessuto stesso), ma anche in casi di sindromi psichiatriche come la bulimia o la
fame ansiosa. Lo squilibrio calorico, lo stress psichico, sono altri fattori che incidono
negativamente sul metabolismo. In quest’ultimo caso la terapia, oltre che essere alimentare, deve
essere di aiuto e di risoluzione delle problematiche psicologiche.
CONSEGUENZE DELL’OBESITA’
Dopo aver chiarito cos’è il metabolismo ed aver visto le possibili sue variazioni sia fisiologiche che
patologiche, passiamo ad analizzare le conseguenze, sul nostro organismo, di un aumento della
massa grassa. Ciò significa valutare cosa comporta l’obesità. L’obesità non è una malattia, ma è in
grado di determinare malattie o di aggravarne alcune già presenti o latenti. Essa incide su vari
organi e a carico di diversi apparati. Innanzitutto le conseguenze dannose si rivelano a danno del
sistema cardiovascolare. Il sovraccarico adiposo può comportare lo sviluppo dell’arteriosclerosi, Dr. MAURIZIO LORENZETTI Medico Chirurgo D.ssa EMMA V ITIANI Direttrice e Dietista PERUGIA Via E. Fermi, 5 - Tel. 075 / 5004810 FOLIGNO Via D. Chiesa, 99 - Tel. 0742 / 350399 - Fax 0742/352900 Studio Medico Dietetico
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ciò l’inspessimento delle pareti arteriose, il cuore polmonare, un’affezione cardiaca cronica o
acuta provocata da un’affezione polmonare lentamente progressiva (come l’enfisema) o brusca
(come l’embolia polmonare.) ma le patologie favorite dall’obesità possono essere anche ossee.
Frequenti sono i casi di artriti, infiammazioni acute che colpiscono le articolazioni. Oltre
all’incidenza su questi due apparati si rilevano problemi di ipertensione, di gottismo, di vene
varicose, di ernie. Ma anche pneumopatie, epatopatie, diabete mellito, patologie gonadiche,
oligomenorrea (diminuzione della frequenza del ciclo mestruale), amenorrea (assenza del ciclo
mestruale), gestosi, statosi, colelitiasi, colecistite.
OBESITA’ IPETROFICA E IPERPLASTICA
Dopo l’analisi delle patologie cui si incorre nel caso di obesità, è indispensabile osservare una
differenza importante che contraddistingue due tipi di obesità: l’obesità ipertrofica e quella iperplastica. L’obesità ipertrofica ha una modesta gravità, insorge nell’adulto e si realizza con una
distribuzione centrale; mentre nell’obesità iperplastica la distribuzione è sia centrale sia periferica.
La gravità di quest’ultimo tipo di obesità è notevole, riguarda tutta la vita del soggetto. Ma la
principale differenza sta nella cellularità; mentre nell’ipertrofica c’è un aumento del volume delle
cellule adipose, nell’iperplastica c’è l’aumento del numero di cellule che contengono adipe. La
risposta alla dieta sarà dunque differente. Ci sarà una buona risposta nei casi di obesità ipertrofica e
- Perché quando perdo peso questo avviene solo su determinate parti del corpo e non su altre dove ne avrei maggiormente bisogno? E’ un problema di adiposità localizzata, la signora ha una
struttura androide, cioè tende ad accumulare i suoi chili nella parte superiore del corpo, dalla vita in
su. Per ottenere un effetto estetico soddisfacente è necessario attendere un po’ più di tempo, e
soprattutto mirare ad un dimagrimento lento e graduale, poiché con il dimagrimento veloce
l’adiposità localizzata non viene per nulla intaccata, anzi seguendo una dieta stressante può
aumentare la cellulite in modo anche vistoso. Con un dimagrimento di mezzo chilo a settimana,
l’adiposità localizzata si riduce e scompare la cellulite fino al quarto grado.
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e di Rieducazione Alimentare Test di Intolleranza Alimentare COME PERDERE PESO
Una volta determinata la presenza o meno di obesità, i rischi che essa comporta, i tipi differenti,
passiamo all’analisi dei diversi modi di perdere peso. Come perdere peso? Il peso si può perdere correttamente oimpropriamente. Perdere peso in modo corretto significa seguire un regime
dietetico bilanciato e normocalorico, quindi prestando attenzione alle esigenze dell’organismo, il
quale necessita di un giusto apporto di carboidrati giornalieri, circa il 55%, un giusto apporto di
proteine, circa il 20%-30%, il restante deve provenire dall’introduzione dei grassi. Coloro che, al
contrario seguono regimi sbilanciati, o ipocalorici, sono proprio quei soggetti che, riferendoci alla
domanda tema della conferenza, pur mangiando molto poco non perdono peso, oppure perdono
peso inizialmente, per poi tornare, appena si interrompe la dieta drastica, allo stesso peso di prima,
se non addirittura ad un peso maggiore. Questo tipo di comportamento è dannoso per la nostra
salute, poiché l’organismo lo considera una situazione di necessità, di “carestia” e si difende non
favorendo quindi il dimagrimento. Il paziente che, ad esempio, mangia una mela al giorno, non
solo non dimagrirà molto, ma appena aumenterà di poco la quota calorica, due mele al giorno ad
esempio, riprenderà lo stesso peso, proprio perché l’organismo difendendosi da una situazione
minacciosa, abbassa il metabolismo basale. Il dimagrimento che si ottiene inizialmente, con questo
tipo di diete scorrette, va inoltre a scapito, della massa magra e non di quella grassa. Il peso
numerico sulla bilancia diminuisce, ma non diminuiscono tutti i fattori di rischio che abbiamo
analizzato legati ad una eccessiva percentuale di massa grassa. Quindi, chiunque intraprenda una
dieta, deve avere come obiettivo la salute del proprio corpo, conseguentemente la perdita di peso
corretta da un punto di vista medico, la quale deve oscillare intorno ai 2-3 kg. al mese. Dopo aver
perso i primi chili, dovrebbe seguire una fase di adattamento, dopo di che si perde di nuovo peso,
poi una fase di stabilizzazione, poi si perde peso… La curva di dimagrimento dovrebbe essere come una scaletta (calo, stabilità, calo, stabilità…). IL MOTO COME ATTIVATORE METABOLICO Intervento di Emma Vitiani: “il paziente che nel nostro studio inizia con noi la correttaalimentazione si aspetta sempre di ricevere una dieta restrittiva, quando legge il regime e vede l’abbondante quantità di pasta, di pane, di olio crede di non poter dimagrire in questo modo e da solo inizia a Dr. MAURIZIO LORENZETTI Medico Chirurgo D.ssa EMMA V ITIANI Direttrice e Dietista PERUGIA Via E. Fermi, 5 - Tel. 075 / 5004810 FOLIGNO Via D. Chiesa, 99 - Tel. 0742 / 350399 - Fax 0742/352900 Studio Medico Dietetico
e di Rieducazione Alimentare Test di Intolleranza Alimentare diminuire le quantità., e a saltare gli spuntini. Oppure il paziente che al controllo non verifica una perdita ponderale si stupisce nel sentire che la dietista considera questo evento come positivo. E’ positivo perché significa che l’organismo riesce a stabilizzare il nuovo peso raggiunto. Dopo una perdita di peso è perfettamente normale e corretto che ad esso segua un momento di stabilità. Chiaramente è molto importante l’obiettivo che ognuno di noi si pone; se il fine deve essere un dimagrimento temporaneo per l’estate 2002 va bene anche un regime ipocalorico con il quale si raggiunge il peso desiderato e poi a settembre si recuperano tutti i chili persi ( e anche più di quelli persi). Se il fine è invece quello di perdere peso migliorando la stato di salute e avere unaspetto estetico soddisfacente (che con il calo veloce non si ottiene), ènecessario che ci si accontenti del mezzo chilo a settimana”. Domande rivolte al Dr. Leandri e ad Emma Vitiani - E’ preferibile svolgere l’attività fisica all’aria aperta? C’è differenza nel fare moto al chiuso o fuori? Fare moto all’aria aperta ha sicuramente un buon effetto sull’umore, ma ciò che è importante
ricordare è che l’attività fisica che abbiamo scelto di fare deve essere realizzabile tutti i giorni, deve
essere quindi fattibile, pratica. E’ per questo motivo che ai pazienti viene consigliato un tapis
roulant in casa o una cyclette. Camminare, correre fuori presuppone tempo a disposizione, voglia,
una situazione termica adeguata… Sono tutti fattori che non ci accompagnano ogni giorno!
Sicuramente la primavera e l’estate ci offrono maggiori occasioni di passeggiare o di camminare
nell’acqua. Questo può considerarsi qualcosa che si fa in più, sulla base della nostra attività
regolare e costante. Il beneficio metabolico che se ne ricava non è l’unico, infatti con il moto si
scaricano le tossine, le tensioni emotive accumulate, si diventa più sciolti, si abbassa il tasso di
colesterolo, di glicemia, e si riforma il calcio osseo. Il moto è un alleato anche contro la stanchezza.
Infatti l’obiettivo di una dieta bilanciata è la modificazione del metabolismo, il renderlo più veloce.
Alzando il metabolismo basale si può pensare di mantenere nel tempo il peso raggiunto e di
ottenere benefici per la salute. L’unico modo per aumentare il metabolismo basale è dimagrire
seguendo lo schema a scaletta, e importantissimo, associare al regime normocalorico l’attività
fisica continua (30 min./die). Corretta alimentazione e attività fisica costante sono i due attivatori metabolici per eccellenza. Dr. MAURIZIO LORENZETTI Medico Chirurgo D.ssa EMMA V ITIANI Direttrice e Dietista PERUGIA Via E. Fermi, 5 - Tel. 075 / 5004810 FOLIGNO Via D. Chiesa, 99 - Tel. 0742 / 350399 - Fax 0742/352900 Studio Medico Dietetico
e di Rieducazione Alimentare Test di Intolleranza Alimentare
LE TRE FIGURE CHIAVE DIETISTA – ENDOCRINILOGO E PSICOLOGO
“ Avendo parlato di terapie farmacologiche, vogliamo sottolineare che nel nostro centro di
rieducazione alimentare non vengono dati farmaci di nessun genere, ma per quanto riguarda le terapie
neuropsicologiche dobbiamo evidenziare come queste siano invece di notevole importanza ed aiuto per
molti pazienti. Se il problema del peso è legato alla fame ansiosa, alla bulimia, alla disistima, quindi ad
una non accettazione di sé, pur seguendo una corretta alimentazione, il miglioramento sarà sempre
temporaneo. Arriverà comunque quel momento di scoraggiamento, di ansia, quella crisi, per la quale
ritroveremo nel cibo un fattore di compensazione e di consolazione, sballando qualsiasi regime
alimentare. Importante è dunque l’agire in sinergia; se c’è un problema di sottopeso o di sovrappeso le
figure che devono operare insieme sono il medico di base, l’endocrinologo, il dietista e lo psicologo.
Se si vuole ottenere un successo che sia definitivo bisogna oprare insieme. Queste figure insieme
possono far emergere quell’energia interiore che ognuno di noi ha dentro di sé, un riserva energetica
capace di farci guarire dalle malattie, di farci superare gli stress più grandi, di farci diventare magri. Il
problema è capire che questa energia esiste, che c’è. Ma spesso ci sentiamo talmente giù di morale,
talmente deboli da non sentirla. Dobbiamo sempre ricordare che l’uomo è composto di psiche, di
corpo, ma anche di spirito. Abbiamo quindi anche un’interiorità che ci può rendere belli, non possiamo
valutare la nostra bellezza solo in termini di chili, di abiti, di esteriorità altrimenti non saremo mai
soddisfatti di noi stessi. Il sapersi imporre, il modo di camminare, il modo di esprimere i sentimenti,
sono tutti aspetti che ci caratterizzano e che si affiancano a quelli strettamente estetici. Non dobbiamo
giudicarci solo davanti allo specchio. Questo è il tipo di approccio che il nostro centro vuole avere con
il paziente, un approccio “olistico” (dal greco olos=insieme). I mass media di oggi fanno apparire come
importanti solo le doti legate alla bellezza esteriore, sta quindi al genitore, al dietista, allo psicologo, al
medico il compito di riportare sul giusto piano l’importanza della nostra interiorità. Questa nostra
riserva energetica è quella che dovrebbe aiutarci a venir fuori da situazioni difficili, in modo da non
dover ricorrere a figure esterne o a farmaci che sembrano essere diventati l’ausilio a quell’interiorità
che ci siamo scordati di avere. Quindi anche la volontà, la collaborazione del paziente è importante, i
terapeuti danno l’input, ma se si ottengono dei risultati il merito va al paziente stesso.
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e di Rieducazione Alimentare Test di Intolleranza Alimentare I FARMACI E GLI INTERVENTI CHIRURGICI PER DIMAGRIRE
Proprio a proposito di riviste e di pubblicità, dobbiamo sottolineare come tutti noi siamo
continuamente “bombardati” da diete di ogni genere e da farmaci dimagranti che promettono
ottimi risultati. Il mercato offre terapie farmacologiche basate prevalentemente su tre tipi di
farmaci: la sibutramina, la metformina e l’orlistat. Ultimamente questi composti sono anche stati
messi sotto accusa e ritirati temporaneamente dal commercio. Sono farmaci che hanno un loro
effetto, un buon effetto, ma che vanno dosati e controllati. Il soggetto che da solo li assume rischia
di avere effetti molto nocivi, soprattutto perché accade che molti, per potenziarne gli effetti, ne
consumino entrambi o tutt’e tre i tipi contemporaneamente. Questo crea un aumento dell’efficacia
estremamente dannosa per l’organismo, con gravi rischi per la salute. E’ quello che è successo alla
paziente a seguito della quale i farmaci sono stati messi sotto accusa: assumeva costantemente i
diversi prodotti associandoli anche ad altri integratori.
A livello di terapie mediche oltre ai farmaci, nei casi di obesità grave, ci sono anche interventi
chirurgici come l’anello gastrico, il palloncino gastrico, la resezione intestinale, la liposuzione.
Importanti, in casi specifici, sono anche le terapie neuropsicologiche, come la psicoterapia e la
terapia ansiolitica, le quali possono rimuovere quei meccanismi mentali che non permettono di
raggiungere un buon rapporto con se stessi e con il proprio corpo, e quindi un conseguente
COME MANTENERE IL PESO RAGGIUNTO
Riassumendo i punti più importanti di questa argomentazione, vogliamo ora sottolineare quali
sono gli elementi essenziali per mantenere il peso raggiunto. 1) Corretta alimentazione ( evitando di
fare lunghi digiuni e rispettando il frazionamento dei pasti). 2) No all’effetto fisarmonica ( raggiungo
un certo peso, poi non seguo più un’alimentazione corretta e torno ad ingrassare, mi rimetto a dieta ma
abbandono e riprendo peso.). 3) Sì ad un corretto stile di vita tenendo a bada lo stress e praticando
un’attività fisica moderata ma continua. 4) No alla sedentarietà. 5) Controllo delle patologie associate.
Rispettando queste semplici abitudini quotidiane si riesce senza difficoltà a rimanere nel peso di
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It is a paradox of the work of Artificial Intelligence that in order to grant con-sciousness to machines, the engineers first labour to subtract it from humans, asthey work to foist upon philosophers a caricature of consciousness in the digitalswitches of weights and gates in neural nets. As the caricature goes into publiccirculation with the help of the media, it becomes an acceptable counter
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