RASSEGNA STAMPA 5 SETTEMBRE Taccuino avvenimenti Pag. 2 Provincia di Cagliari Pag. 3 Cronaca e politica regionale Pag. 11 Scuola Pag. 20 Economia Pag. 21 La rassegna è stata ultimata alle ore 7.15. TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI - Conferenza stampa dei Riformatori sardi sulla questione delle strade e della viabilita' dopo l'abolizione delle province e sul progetto dell'Anas sarda (Cagliari - di fronte alla sede del compartimento Anas per la Sardegna - via Biasi 27 - ore 10.30) - Il comune di Oristano ed Ecopneus illustrano alla stampa i primi risultati delle operazioni di rimozione di tremila tonnellate di pneumatici accumulate nello stabilimento della Ex Renova Tyres nell' area industriale a sud di Oristano (Oristano - municipio sala Giunta - piazza Eleonora d'Arborea - ore 11) - L'assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi, e i presidenti della Camera di commercio di Nuoro, Romolo Pisano, e dell'Aspen, Vincenzo Cannas, presentano alla stampa l'edizione 2012 della rassegna "Autunno in Barbagia", 28 appuntamenti in 30 paesi dell'interno in programma dal 7 settembre al 16 dicembre (Cagliari - assessorato regionale al Turismo - viale Trieste 105 - sala conferenze - sesto piano - ore 11) - Rientro a Cagliari del velista Andrea Mura su "Vento di Sardegna" (Cagliari - porto - banchina di via Roma tra moli Sanita' e Dogana - ore 14) - Il Cagliari Calcio presenta in una conferenza stampa il nuovo acquisto Federico Casarini (Assemini - centro sportivo "Ercole Cellino" - ore 15.45) - Si riunisce la commissione Bilancio del Consiglio regionale per la programmazione dei lavori (Cagliari - aula III Commissione - Consiglio regionale - via Roma - ore 17) BIMBI ALLA SCOPERTA DELLE 7 NOTE CON 'NATI PER LA MUSICA' PROVINCIA CAGLIARI PROMUOVE EVENTO DAL 7 AL 9 SETTEMBRE CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 4 SET - Laboratori di lettura e sperimentazione sonora per bambini e genitori. Ma anche un convegno, tavole rotonde e dibattiti. Torna a Cagliari, dal 7 al 9 settembre, 'Nati per la musica', progetto rivolto ai cittadini del futuro che fa il punto sull'importanza della diffusione della musica e della cultura musicale nei bambini fino ai 6 anni. Le attività, realizzate con il sostegno della Provincia di Cagliari e con il coordinamento organizzativo della Biblioteca provinciale Emilio Lussu e della Biblioteca Ragazzi, sono promosse dall'Associazione Culturale Pediatri in collaborazione con il Centro per la Salute del Bambino e la Società Italiana per l'Educazione Musicale. Programmata in sinergia con l'European Jazz Expò, la manifestazione, presentata questa mattina dall'assessore alla Cultura, Francesco Siciliano, e dal direttore della Biblioteca provinciale, Salvatore Melis, ha come obiettivi principali la sensibilizzazione delle famiglie sull'importanza della musica come componente per la crescita dell'individuo e l'informazione di genitori, pediatri ed educatori sul valore dell'espressione sonora e della pratica musicale nella crescita della persona. Tra le iniziative in programma spicca venerdì 7 (dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 - parco asilo nido di via Cadello palazzo Provincia) il workshop condotto da Walter Thompson, musicista e pedagogo, ideatore del linguaggio del soundpainting, elaborato a Woodstock all'inizio degli anni '70. Sabato 8 settembre, nella sala polifunzionale del parco di Monte Claro, alle 9, e' in programma il convegno internazionale "Nati per la musica", al quale parteciperanno, tra gli altri, Cecilia Pizzorno che con "Il grande gioco di Urluberù" ha vinto nel 1997 il premio Andersen come migliore opera multimediale, Franois Delalande, già direttore Gruppo Ricerche Musicali dell'Ina di Parigi, e Stefano Gorini, referente dell'Associazione Culturale Pediatri per il progetto Nati per la Musica. (ANSA). “Nati per la musica” Imparare ad ascoltarla da zero a sei anni Con gli adulti, da trent'anni, realizza incredibili performance di musica, danza e poesia in tutto il mondo. Con i bambini non ci ha mai provato, lo farà a Cagliari, per la prima volta, sabato 8 all'asilo Nido del parco, in via Cadello. Lui è Walter Thompson, il compositore newyorkese che negli anni Ottanta ha inventato il Soundpainting , un metodo di composizione istantanea basato su un linguaggio gestuale. L'occasione del laboratorio è il convegno internazionale “Nati per la musica” che si svolgerà da venerdì 7 a domenica 9 tra l'asilo Nido della Provincia in via Cadello e la sala polifunzionale del parco di Monte Claro. Un'occasione ghiotta per i più piccini per ascoltare la musica in una maniera davvero originale. Per il secondo anno consecutivo, la Provincia di Cagliari con il coordinamento della Biblioteca Provinciale “Emilio Lussu” e la Biblioteca provinciale ragazzi, promuove nel capoluogo il progetto nazionale “Nati per la Musica”. E stavolta fa le cose in grande con tre giorni di incontri, laboratori, dibattiti e conferenze per informare e sensibilizzare genitori, pediatri ed educatori sull'importanza dell'espressione sonora e della pratica musicale nella crescita del bambino. Insieme a Thompson (foto), che venerdì terrà anche due workshop per gli adulti (dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17), ci saranno Francois Delande uno dei massimi esperti di pedagogia musicale orientata verso la prima infanzia, Stefano Gorini, referente dell'Associazione culturale Pediatri, e musicien intervenant come Cècile Rabillier. Per raccontare come si può avvicinare all'ascolto della musica, di qualsiasi genere, classica, tradizionale, pop, i bambini da 0 a 6 anni. E non per allevare musicisti, ma per crescere cittadini colti e sensibili. Gli interventi che inizieranno il mattino alle nove per concludersi nel tardo pomeriggio, illustreranno l'importanza della musica nello sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Al convegno, allestito in sinergia con la manifestazione European Jazz Expò, che si svolge in questi giorni a Monte Claro, interverranno anche pediatri e bibliotecari perché il progetto “Nati per la musica” nasce sulla scia di “Nati per leggere”, entrambi ideati dall'Associazione culturale Pediatri, con la convinzione che libri e musica siano il cibo migliore, assieme al latte materno, per crescere sani, forti e intelligenti. F.R.P. Bambini nati per la musica
CAGLIARI Un convegno, ma anche laboratori, tavole rotonde, dibattiti. Tre giorni per far innamorare anche i più piccoli del mondo delle sette note. Dopo la prima edizione dello scorso anno, torna a Cagliari, dal 7 al 9 settembre, "Nati per la Musica", un progetto rivolto ai cittadini del futuro che fa il punto sull'importanza della diffusione della musica e della cultura musicale nei bambini fino ai 6 anni. Le attività, realizzate con il sostegno della Provincia di Cagliari e con il coordinamento organizzativo della Biblioteca Provinciale Emilio Lussu e della Biblioteca Provinciale Ragazzi, sono promosse dall'Associazione Culturale Pediatri in collaborazione con il Centro per la Salute del Bambino e la Società Italiana per l'Educazione Musicale.
Cagliari, in crescita la disoccupazione Le maggiori difficoltà per le donne
Sono più di mille i disoccupati in città, tremila quelli totali nella Provincia. Ad affrontare le maggiori difficoltà nella ricerca di un posto di lavoro sono le donne. Sempre più numerose le aziende che ricorrono al precariato. E' il rapporto sul mercato del lavoro realizzato dall'Osservatorio provinciale in collaborazione con l'agenzia regionale del Lavoro. In due anni gli iscritti ai Centri servizi lavoro sono aumentati di circa diecimila unità: da 114 a 125 mila nuove persone, tutte o quasi in cerca di occupazione. Incremento determinato dall'aumento dei senza lavoro, visto che gli inoccupati, cioè coloro che non hanno mai svolto attività lavorativa, sono in leggero calo. Partendo dal requisito dell'istruzione, anche se sono oramai in tanti a pensare che laurearsi non serva più come un tempo, la quota più cospicua di disoccupati e inoccupati, sia uomini che donne, è composta da quelli con la licenza media (45,9%). Poi ci sono i diplomati (27,7%), quelli in possesso della licenza elementare (11,4%) e solo all'ultimo posto i laureati (6,1%). Per quanto riguarda le donne è il presidente della Provincia, Angela Quaquero, ha sottolineare come: "La criticità di questo problema riguarda in particolare le donne, le giovani laureate hanno più difficoltà a trovare lavoro rispetto ai loro colleghi maschi". Ben il 72,8% dei rapporti di lavoro avviati nel 2011 si è concluso entro la fine dell'anno. Insomma, il fenomeno della precarizzazione è sempre più rilevante, basti pensare al fatto che gli avviamenti a tempo indeterminato raggiungono appena il 19,8% del totale. Martedì 04 settembre 2012 07:12
UTA. Gli operai chiedono alla “Opere pubbliche” il pagamento degli stipendi «Prigionieri per protesta» Prima notte sul tetto del carcere in costruzione Dal nostro inviato Andrea Artizzu UTA «Siamo i primi prigionieri di questo carcere». Gli operai della società che sta realizzando l'istituto di pena a Uta hanno trascorso la notte all'ultimo piano della palazzina occupata per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi e l'incertezza sul futuro dell'opera. Una notte trascorsa al freddo, su materassi di fortuna. I dipendenti della Opere pubbliche, affiancati da Cgil, Cisl e Uil, sono determinati. «Da qui non ce ne andiamo sino a quando non abbiamo certezze». NOTTE DI PASSIONE Pietro Talana, manovale di Narcao, sposato e con due figli. «Per mangiare è stata fatta una colletta. Chi aveva soldi li ha messi per comprare un vassoio di pizzette. Ecco la nostra cena». Alessandro Cardia, 38 anni, manovale di Capoterra, ha presidiato il cantiere. «Abbiamo dormito su materassi di fortuna, al freddo». Sergio Asunis, imbianchino di Assemini, è risoluto. «Chiediamo il pagamento delle tre mensilità arretrate e delle competenze della cassa edile. Vogliamo chiarezza soprattutto sul futuro di un'opera che è già costata milioni di euro, ma è lontana dalla consegna, prevista entro dicembre di quest'anno. Impossibile rispettare la scadenza. Nel frattempo - continua Asunis - tutto sta andando in malora. Gli infissi sono già arrugginiti, in molti edifici non c'è neanche il solaio. Nell'area 41 bis, destinata ai detenuti più pericolosi, l'impresa che ha montato le finestre non ha sistemato le cerniere per l'apertura». La fiera degli sprechi. «Da due anni i televisori a cristalli liquidi sono abbandonati in una stanza». LA SOLIDARIETÀ Ieri mattina gli operai hanno ricevuto la visita del deputato del Pd Amalia Schirru e dell'assessore provinciale al Lavoro Lorena Cordeddu. «Ho chiesto al ministro che intervenga, perché si affidi al Commissario straordinario per l'Edilizia penitenziaria il potere di attivare decreti e provvedimenti con i quali sanare la situazione, sbloccare i pagamenti ma, soprattutto, consentire all'impresa in difficoltà di poter chiudere i lavori e concludere l'opera in sicurezza e senza ulteriori aggravi di spesa», afferma il deputato. INTERVENGA LA REGIONE Il consigliere regionale Giampaolo Diana ha presentato un'interpellanza al governatore Ugo Cappellacci e agli assessori ai Lavori pubblici e al Lavoro «affinché intercedano con urgenza con i ministri delle Infrastrutture e della Giustizia per intimare la società Opere pubbliche di Roma, che lavora per loro, di pagare con regolarità gli stipendi agli operai e di versare in cassa edile i contributi non pagati degli ultimi due anni». VERTICE IN PREFETTURA Oggi, alle 12, in piazza Palazzo a Cagliari, il prefetto Giuseppe Balsamo ha convocato un vertice al quale parteciperanno il provveditore del ministero delle Infrastrutture, Donato Carlea, i responsabili delle aziende impegnate nella costruzione e i rappresentanti sindacali. Inquinamento nel campo Rom sulla 554, l'assessore Tolu: "La bonifica non spetta alla Provincia" 4/09/2012 19:23 di Alessia Corbu
Botta e risposta tra Alessandro Sorgia, esponente del Partito delle liberà e Ignazio Tolu, assessore alle Politiche energetiche e ambientali, sull'inquinamento ambientale in cui versa il campo rom sulla strada statale 554. “Poteva essere evitato alla luce delle dichiarazioni di Marco Schintu, professore di Igiene nel dipartimento di Sanità pubblica, Medicina clinica e molecolare dell'università di Cagliari, ha dichiarato Sorgia, nell'ultima seduta del consiglio provinciale della città. Ora, risulta difficile valutare i danni sulla salute delle persone che hanno respirato per anni le sostanze bruciate all'interno del campo”. Di fronte al quesito dell'esponente del Pdl se la Provincia sia stata coinvolta e parteciperà al progetto di bonifica dell'area ha ribattuto l'assessore alle Politiche energetiche e ambientali, Ignazio Tolu. “Abbiamo partecipato a tutti i tavoli tecnici che si sono tenuti per il trasferimento dei Rom dal campo sulla 554. L'emissione dei fumi in atmosfera e l'inquinamento delle falde acquifere sono di competenza dell'Arpas. Noi abbiamo l'obbligo, ha concluso, di eseguire la caratterizzazione del suolo, ma la bonifica non spetta alla Provincia”. SESTU. Dopo l'alluvione Riapre il ponte nella zona dell'ex Statale Era rimasto danneggiato dall'alluvione del 22 ottobre 2008 e i tecnici del Comune erano stati costretti chiuderlo, deviando tutto il traffico pesante nel vecchio ponticello. Terminati i lavori di sistemazione del letto del rio Matzeu, anche il ponte della zona artigianale nei pressi dell'ex antenna Rai è stato riaperto, permettendo ora ai camion di poter raggiungere più agevolmente le aziende che si trovano alle spalle dell'ex Carlo Felice, dove invece è attiva la maggiore delle aree industriali di Sestu. «In apparenza i danni causati dall'alluvione si erano concentrati più a valle, nei pressi della statale», ha spiegato Patrizio Meloni, autista che tre volte alla settimana raccoglie cartone e imballaggi tra i vari capannoni dell'area artigianale, «ma in realtà la furia delle acque e dei detriti aveva divelto il cemento, mostrando in alcuni punti il ferro delle travi. Certo non sarebbe mai crollato, ma il Comune aveva fatto bene a transennarlo perché sopra ci passano pure gli autoarticolati». Ma la sistemazione del ponte non è l'unico intervento: in Municipio è già pronto il progetto per una grande rotatoria tra via Cagliari, via Vittorio Veneto e, per l'appunto, il viale d'ingresso al polo artigianale. Proprio ieri la Provincia ha approvato l'intervento. «Costerà duecentomila euro e consentirà di eliminare uno degli svincoli più pericolosi nel nostro territorio», ha precisato il sindaco Aldo Pili, «l'opera verrà finanziata in parte da noi e in parte dalla Provincia e contiamo di iniziare i lavori entro l'anno». Oltre all'area in questione, dove opera una ventina di aziende di trasporti, informatica, ma anche editoria, tessile e generi alimentari, Sestu può contare su altre due zone artigianali: quella lungo la via San Sperate e quella molto più vasta con quasi un migliaio di ettari di lotti edificabili, dell'ex Carlo Felice che ospita oltre un centinaio di industrie che si affacciano ai lati della vecchia statale. «Abbiamo confidato molto nell'allargamento della provinciale», ha rimarcato Roberto Follesa, titolare di una società specializzata in traslochi pesanti, «ma poi alla fine si sono ricavati solo pochi metri. Ora la rotatoria potrebbe finalmente far decollare questa zona». Francesco Pinna Mandas Premio “Lawrence” a Salvatore Niffoi Si è conclusa con un ospite d'eccezione la sesta edizione del Festival internazionale della letteratura di viaggio “Lawrence”. Il sindaco di Mandas, Umberto Oppus, ha consegnato a Salvatore Niffoi il premio “Ducato d'oro” per la letteratura. Lo scrittore di Orani, dopo aver conversato di cultura e identità con i giornalisti Tonino Oppes e Giacomo Serreli, ha rivolto un appello ai giovani: «Leggete ragazzi, leggete quello che volete, ma lasciate stare lo sballo e altre fesserie». Il premio per il giornalismo è stato assegnato a Paolo Rumiz, editorialista del quotidiano “La Repubblica”. La rassegna, organizzata dal Comune di Mandas con il patrocinio della Provincia di Cagliari e dell'assessorato regionale alla Pubblica istruzione, ha visto protagonisti gli scrittori Claudia Musio, Ilaria Muggianu Scano, Mario Fadda, Biagio Arixi, Antonello Pellegrino, Maria Gabriella Olianas, Fabrizio di Bonaventura, Paolo Fadda, Giampaolo Cassitta, Antony Muroni, Roberto Porrà, Gabriele Colombini, Emanuele Cioglia e Nicolò Migheli. (sev. sir.) Alcoa, blitz a 70 metri Ore d'ansia: tre operai barricati per protesta su una torre Cappellacci incontra Glencore: confermato l'interesse all'acquisto Un'altra giornata di alta tensione all'Alcoa di Portovesme. Si apre con una dichiarazione del direttore degli affari europei di Alcoa Alessandro Profili («è poco probabile che la Glencore decida di acquistare lo stabilimento di Portovesme»), prosegue con tre lavoratori che, a metà mattina, si barricano su una torre a 70 metri d'altezza, prosegue con una dichiarazione del ministro dello Sviluppo Corrado Passera che, intervenendo alla festa Democratica, gela le speranze: «Una soluzione è quasi impossibile». E finisce con un incontro a sorpresa tra il governatore Ugo Cappellacci ed i vertici della multinazionale svizzera Glencore: «La Glencore conferma un interesse all'acquisto dello stabilimento dell'Alcoa a Portovesme a condizione che vengano definite le questioni relative al costo dell'energia, all'ottimizzazione dei processi di produzione e alle infrastrutture». TEMPI STRETTI L'incontro romano è cominciato intorno alle 21,30 ed è durato un'ora e mezza. Ugo Cappellacci, al termine, ha aggiunto: «Ora occorre accelerare i tempi e risolvere le problematiche che causano delle diseconomie affinché la trattativa per il passaggio dello stabilimento a un altro soggetto possa scorrere su un binario definito e idoneo a condurre verso la soluzione auspicata». LA RABBIA DEGLI OPERAI «Siamo disposti a tutto, ormai non abbiamo più niente da perdere - hanno detto i tre operai - vogliamo che Regione e Governo impediscano la fermata delle celle, resteremo qui fino all'incontro al Ministero». Una squadra dei vigili del fuoco si piazza sotto la torre, un'auto della vigilanza controlla l'ingresso secondario. Gli operai minacciano gesti estremi se le celle continueranno a spegnersi. I segretari territoriali dei metalmeccanici cercano di convincerli a scendere. Massimo Cara, sindacalista della Rsu, tiene i contatti: « Quella struttura - dice - non è manutenzionata: è pericoloso stare lassù, e vento e pioggia peggiorano la situazione». Nel primo pomeriggio gli operai a 70 metri di altezza accettano una tendina e dei teli: il vento si è fatto insopportabile. Tutti stanno con il naso all'insù. PASSERA Intorno alle 17 arriva la doccia fredda che nessuno si aspetta. Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, intervenendo alla festa Democratica di Reggio Emilia, parla di Alcoa: «È una situazione quasi impossibile e di scarso interesse per possibili investitori», dice. E ancora: tenere aperta Alcoa «costa ma siamo disponibili a farlo se ci fossero le condizioni. Intendiamo rispettare i patti. C'è un accordo ben preciso, sottoscritto da tutti: se non lo rispettiamo perdiamo credibilità». Parole che provocano una reazione immediata anche a Portovesme: «Ma come possono arrivare investitori se il Governo non sa garantire le condizioni minime per attirarli qui?», dicono i segretari Franco Bardi, Rino Barca, Daniela Piras e Angelo Diciotti. Più tardi il ministro torna sull'argomento: «A oggi non abbiamo manifestazioni di interesse da parte di nessuno; non è escluso che possa essercene anche presto, però se non arrivasse andremmo avanti a lavorare». CAPPELLACCI Il presidente della Regione Ugo Cappellacci risponde a stretto giro di posta: «Per salvaguardare l'occupazione e rilanciare una realtà strategica per l'Italia come Portovesme occorre fare tutto il possibile e, qualora fosse necessario, anche l'impossibile». Quanto al Governo: «Faccia la sua parte senza alcuna riserva mentale, evitando prese di posizione che rischiano di esasperare il clima». PILI, TESTONI E CICU A ribadire la crucialità del tema energetico anche il deputato del Pdl Mauro Pili, secondo il quale per Alcoa «la soluzione è solo una: il contratto bilaterale con Enel, lo stesso contratto che Enel ha sottoscritto in Spagna attraverso la sua controllata Endesa con l'Alcoa spagnola». Altri due deputati del Pdl, Piero Testoni e Salvatore Cicu, bacchettano il ministro per lo Sviluppo economico: «È chiaro che non ci sono investitori se proprio Passera per primo non dice che il settore dell'alluminio è strategico a livello nazionale». Per i prossimi giorni sono previste nuove iniziative di lotta. Marco Noce Antonella Pani E Maninchedda stoppa la legge sulle Province: «Inutile mentre attorno è il caos» «Una sola vertenza Sardegna» Domani la seduta straordinaria del Consiglio regionale Se il paradiso può attendere, figurarsi le Province: specie con quel che sta accadendo in Sardegna. Quel domino sociale che parte dal Sulcis e abbatte tutte le attività produttive fino a Porto Torres, passando per il Nuorese. La commissione Autonomia del Consiglio regionale ieri doveva discutere del riordino degli otto enti travolti dai referendum del 6 maggio. Ma la riunione non si è mai tenuta, il presidente Paolo Maninchedda (Psd'Az) ha annullato tutto. SUBITO IN AULA Il motivo sta proprio in quel corto circuito tra le priorità del Palazzo e le emergenze dell'Isola, che secondo il consigliere dei Quattro Mori non coincidono: inutile parlare di riforme mentre Ottana sta per chiudere e l'Isola affonda, dice in sostanza. La maggioranza lo lascia solo sulla decisione di stoppare la commissione, pur condividendo la sostanza dell'appello; e così il Pd. Però i gruppi e la presidente Claudia Lombardo si accordano per riportare subito in aula la crisi industriale: domani alle 18 Ugo Cappellacci riferirà sugli sviluppi del caso Alcoa, come aveva chiesto nei giorni scorsi Luciano Uras (Sel). Si discuterà inoltre una mozione (primo firmatario Mario Bruno del Pd) sulla Vinyls di Porto Torres, e forse anche un documento sul Nuorese. LA POLEMICA «Di fronte a un Governo che di fatto condanna Ottana - spiegava Maninchedda poco dopo aver aperto e subito chiuso i lavori della commissione - non si reagisce come sta facendo la Giunta, con mille tavoli su vertenze diverse. Si rispetti l'ordine del giorno del Consiglio che invocava una grande vertenza politica con lo Stato». A questo punto «meglio le elezioni anticipate». Forti critiche anche per gli esiti del vertice di maggioranza di lunedì, che ha indicato come priorità le Province e il Ppr: «Roba da irresponsabili». GLI ALLEATI «Quella di Maninchedda è un'iniziativa personale», prende le distanze Pietro Pittalis, capogruppo Pdl: «Condivido le preoccupazioni su Ottana, ma sia garantita l'operatività della commissione». Quanto alle priorità, «le ha condivise, nel vertice, anche il rappresentante sardista», cioè l'assessore Christian Solinas. E ieri, in Consiglio, molti hanno assistito alla vivace discussione tra Maninchedda e il capogruppo sardista Giacomo Sanna, preoccupato delle ripercussioni. «Il blocco dei lavori non era né concordato né condiviso», dice Giulio Steri (Udc), «non si possono utilizzare le istituzioni per le battaglie dei territori». Ma i più netti sono i Riformatori, che rivendicano il rispetto dei referendum. «Il Consiglio affronti le emergenze, ma faccia anche le riforme, altrimenti sarà il caos», avverte il coordinatore Michele Cossa: «Sono convinto che Maninchedda non si presterà alle manovre di chi vuole tenere in piedi le Province». «Le istituzioni - aggiunge il capogruppo Attilio Dedoni - non vanno utilizzate per personalismi o lotte fra fazioni. Bisogna affrontare i problemi, senza strumentalizzare». L'OPPOSIZIONE L'unico che approva apertamente Maninchedda è Luciano Uras: «Fa bene a non riunire la commissione finché non ci sarà una gestione complessiva delle vertenze industriali», dichiara all'Ansa. Ma anche Roberto Capelli (Api) concorda sul voto anticipato: «Non esiste un problema Sulcis, Porto Torres o Ottana, né un problema Province, trasporti o Costituente. Esiste un problema Sardegna», anzi «esiste un problema Cappellacci». «Abbiamo insistito per tornare in aula a discutere di tutte le vertenze industriali», fa sapere dal Pd il capogruppo Giampaolo Diana. «Capisco Maninchedda, ma non condivido il metodo. Del resto lui e il suo partito fanno parte organica di una maggioranza. Cosa ci sta a fare ancora lì?». LA GIUNTA Sul fronte del lavoro, intanto, ieri è stata approvata una delibera dell'assessore Antonello Liori, che risolve il problema dei 400 precari dei centri per l'impiego (Csl, Cesil, Agenzia di sviluppo), a rischio dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dimezzato i fondi. «Senza maggiori spese - dice Liori - abbiamo garantito il servizio individuando 12 milioni nel Fondo
regionale per l'occupazione». Vale fino a fine anno: nel frattempo dovrebbe diventare legge il riordino dei servizi per l'impiego, varato a luglio dalla Giunta. SOCIALE L'assessorato della Sanità ha sbloccato oltre 40 milioni di euro per il sociale: circa 28,5 per i piani personalizzati (legge 162 sulla disabilità grave) del 2011 e 2012, 11,6 per i sussidi alle famiglie indigenti, 2 per costruire o completare le strutture per la prima infanzia. «Anche in queste settimane, agosto compreso - nota l'assessore Simona De Francisci - gli uffici dell'assessorato hanno proceduto spediti con la liquidazione dei fondi stanziati su ogni tipologia di intervento, mano a mano che arrivava dai Comuni la documentazione sulle spese. Sono provvedimenti molto attesi, vista la crisi che sta interessando anche la nostra Isola». Giuseppe Meloni
Protesta contro la crisi, stop alle riforme Il sardista Maninchedda blocca la commissione regionale e critica la giunta sull’energia. Alleati perplessi, Psd’Az compreso CAGLIARI La seduta sulle riforme istituzionali era particolarmente attesa per il caso delle Province, ma ieri mattina il presidente della commissione ha bloccato la seduta («a oltranza») in segno di protesta, nei confronti del governo Monti e della giunta Cappellacci, per come viene condotta la vertenza sulla crisi dell’indusria sarda. E per denunciare l’aggravarsi della situazione di Ottana. Protagonista della rivolta è il sardista Paolo Maninchedda, che ha raccolto pochi consensi nella maggioranza di centrodestra mentre ha trovato solidarietà e appoggi tra le opposizioni di centrosinistra, primo fra tutti il capogruppo di Sel, Luciano Uras. Contrario all’iniziativa Mario Diana (Sardegnadomani), che ha avuto un battibecco con Maninchedda nei corridoi del palazzo. Tanto che il capogruppo del Psd’Az, Giacomo Sanna, intervenendo nell’accesa discussione, ha suggerito al compagno di partito di non mettersi tutti contro: «E’ peggio restare isolati». Nel pomeriggio la presidente Claudia Lombardo ha convocato il Consiglio regionale per domani alle 18 per discutere di questa fase di emergenza, a partire dal caso Alcoa. «Di fronte a quello che sta succedendo nell’isola – ha subito spiegato Maninchedda all’Agenzia giornalistica Italia – non me la sono sentita di ripartire con l’ordinaria amministrazione e di seguire i ritualismi del quotidiano, mentre Terna sta facendo chiudere Ottana energia». L’esponente sardista ha poi smentito che la sua sia una battaglia di tipo localistico: «So bene – ha detto – che la crisi industriale isolana è provocata dalle tariffe energetiche e dei trasporti e che lo Stato ha precise responsabilità e che il governo Monti sta imbrogliando le carte». Da Portovesme a Porto Torres passando per Ottana, una delle soluzioni potrebbe essere quella dell’energia. «Ed è una soluzione a portata di mano – ha affermato Maninchedda – senza che la Regione ci metta un euro. Solo che il governo vuole andare in un’altra direzione per inseguire Terna ed Enel e non scontentare Eon. Arrivando al punto, con il segretario De Vincentis, di dire bugie in parlamento per nascondere la verità delle cose e affossare così il polo energetico di Ottana, che evidentemente dà fastidio a qualcuno. Ma così la Sardegna viene fatta precipitare in una crisi profonda e senza possibilità di ripresa».Maninchedda è stato esplicito: «La giunta Cappellacci sta sbagliando a non unificare la vertenza industriale: non si può andare a Roma, inseguendo l’esplodere delle singole emergenze, a parlare un giorno di Alcoa, un altro di Ottana e un altro di Vinyls. La crisi va affrontata parlando di tariffe energetiche e di quelle dei trasporti marittimi, cosa che interessa tutti. Se la Regione insegue le linee sbagliate del governo non ci saranno soluzioni e la situazione sociale nell’isola rischia di precipitare e di diventare incontrollabile. I segnali sono sotto gli occhi di tutti. La crisi non è di mercato ma è politica». Contro la giunta si è scagliato in serata anche Roberto Capelli, consigliere regionale dell’Api: «In Sardegna abbiamo un grande problema, si chiama Cappellacci. Il presidente dovrebbe dimettersi». RIPRODUZIONERISERVATA LAVORO C’è il disegno di legge per i precari Csl e Cesil E’ stato approvato dalla giunta regionale il disegno di legge che assicura i fondi agli enti locali per il funzionamento dei Centri servizi per il lavoro e dei centri servizi inserimento lavorativo. L’assessore Antonello Liori ha detto che i precari potranno avbere la proroga sino al 31 dicembre 2012. Il provvedimento sarà ora discusso dal Consiglio regionale. Mobilitazione di alcune famiglie: per ora salta il confronto col sindaco I rom: «Zedda ci ascolti» Sit-in in via Roma: chiarezza sul nostro futuro Sit-in sotto il Comune, la richiesta di un incontro col sindaco «per definire una volta per tutte il piano della nostra inclusione sociale». Delegazione di una ventina di persone, la rappresentanza di qualche famiglia: una parte dei rom cagliaritani («viviamo qui da trenta o anche da quarant'anni») cerca chiarezza sul proprio futuro dopo la chiusura del campo sulla 554. «Aspettiamo che il primo cittadino ci convochi», spiega Saltana Ahmetovic, uno dei rappresentanti della comunità. «Chiediamo soltanto di poter partecipare alle decisioni che ci riguardano». La chiamata dei rom non dà l'esito sperato. L'incontro con Massimo Zedda per ora non c'è. Il clima è disteso ma se ne parlerà soltanto nei prossimi giorni. È Marco Murgia, addetto stampa del sindaco, a chiarire alla delegazione (ci sono anche i rappresentanti dell'Asce, l'Associazione sarda contro l'emarginazione) che non si può ancora organizzare un incontro. «In questo periodo c'è un piano di lavoro intensissimo, con scadenze importanti come quelle sul piano strategico intercomunale dove sono in ballo i finanziamenti dell'Unione europea». Progetti, sottolinea il giornalista, «che riguardano il futuro della città e di tutti i cagliaritani». Le porte dell'amministrazione per le famiglie rom ancora in cerca di sistemazione restano aperte ma non c'è una data per il confronto: «Aspettiamo di convocare il tavolo», dice Murgia,«e ve lo comunicheremo». Risultato a metà strada che lascia un po' d'amaro in bocca tra i manifestanti: «Vogliamo questo incontro al più presto», commenta Ratko “Boban” Halilovic. «Abitiamo a Cagliari da tanto tempo e ora chiediamo di conoscere il nostro futuro e soprattutto di partecipare a questo piano di “inclusione sociale” che ci riguarda». Antonello Pabis, portavoce dell'Asce, chiarisce. «C'è da parte di tutti la volontà di collaborare ma è importante che ci sia al più presto l'incontro col sindaco». Dietro l'angolo potrebbero esserci nuove manifestazioni, «finché non si aprirà il dialogo». Sul tavolo dovrebbe finire il confronto sulla destinazione delle famiglie e non è da escludere l'individuazione di un nuovo campo nomadi. «Ma poi vogliamo parlare di sanità, di integrazione, di scenari sociali», aggiunge Halilovic. «Abitiamo da tanto tempo a Cagliari, io addirittura da quarant'anni. Ci sentiamo a casa, vogliamo rimanere in una città che ci ha sempre accolto bene». Giulio Zasso COMUNE. Campo nomadi «Mezzo milione per pianificare la bonifica» Per bonificare l'ex campo rom bisognerà prima verificare che tipo di rifiuti inquinano l'area e fino a quale profondità i terreni siano contaminati. Per farlo, il Servizio di igiene del suolo ha chiesto all'assessorato al Bilancio un finanziamento di 500 mila euro. «Serve una “caratterizzazione”, cioè uno studio che quantifichi l'inquinamento del sito», spiega il presidente della commissione Servizi tecnologici Fabrizio Marcello. «Ritengo giusto che si convochi al più presto una conferenza di servizi e che a guidare il tavolo sia la Regione, visto che per la bonifica serviranno ingenti somme. È importante anche coinvolgere i cittadini di Mulinu Becciu». LA COMMISSIONE Ieri del campo rom si è discusso sia nella commissione competente che in Consiglio comunale, dove Stefano Schirru (Pdl) ha presentato un'interrogazione: «Il campo necessita di una bonifica urgente, sia a tutela dei residenti sia delle attività commerciali e artigianali della zona», ha spiegato il consigliere. LA PULIZIA L'assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo ha risposto: «Il Comune sta procedendo alla messa in sicurezza della zona. Per ora abbiamo portato a termine due derattizzazioni, per salvaguardare la salute di chi dovrà pulire gli oltre 20 mila metri quadri del
campo. Le operazioni nei terreni e nella scarpata che divide il campo dalla strada sono ancora in corso: abbiamo chiesto un finanziamento di 500 mila euro per la caratterizzazione. Solo dopo sapremo quale è il costo della bonifica». Le prime stime, fatte dalla commissione comunale (che ieri ha anche dato parere positivo alla collegio d'inchiesta sull'Eternit al Poetto), parlano di circa due milioni di euro. Soldi che ieri il coordinamento regionale di Forza nuova in un comunicato ha definito uno «spreco che si sarebbe potuto e dovuto evitare», aggiungendo che «il quartiere di Mulinu Becciu si prepara a manifestare per chiedere con urgenza labonifica dell'area». Nei prossimi giorni verrà convocata la conferenza di servizi che oltre al Comune coinvolgerà anche la Asl 8, l'Arpas e la Provincia. ( m.r. )
In Consiglio si riparte dal Poetto Ripresa dell’attività dell’assemblea civica: all’ordine del giorno campo rom, centro storico e rilancio di Giorgino di Stefano Ambu CAGLIARI Dal piano particolareggiato del Centro storico al Poetto passando per il possibile rilancio di Giorgino. Con inevitabile approfondimento sulla questione campo rom e costi per la bonifica. E sullo stop a Marina cafè noir. Problemi e progetti per Cagliari ritornano in aula con la ripresa dei lavoro del Consiglio comunale. E arrivano le prime risposte a una raffica di interrogazioni presentate prima di Ferragosto. Molto Poetto in assemblea, a partire dal futuro dell'ospedale Marino: casa di cura o centro fitness turistico? «La competenza è della Regione – tronca subito l'assessore all'ambiente Paolo Frau rispondendo a un'interrogazione del capogruppo dei Riformatori Alessio Mereu – ma possiamo solo dire, a proposito di ciò che è di sola nostra competenza e cioè una variante, che non sono arrivate osservazioni alla modifica». Sul futuro del campo rom sgomberato, un'area di ventimila metri quadrati, la Giunta dice: lavori in corso. Lo spunto è un'interrogazione del consigliere Pdl Stefano Schirru: «Provvederemo alla caratterizzazione – ha detto l'assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo – del sito e per questo abbiamo chiesto un finanziamento di 500mila euro. Sarà un intervento fondamentale per capire come e quanto è stata inquinata quell'area. È chiaro che per procedere (e in questo caso entreranno in gioco le conferenze di servizi con Arpas, Regione, Provincia) poi chiederemo un intervento della Regione: non è giusto che spetti solo a noi». Per il momento il Comune non è rimasto fermo, ha spiegato Leo: l'area è già stata recintata e ripulita (la bonifica è un'altra storia), ed è stata oggetto di derattizzazioni per evitare che il "rattus norvegicus" potesse creare problemi agli operai impegnati nelle attività di riqualificazione. Sul caso Marina cafè noir, la manifestazione saltata davanti al porto per mancanza di fondi, c'è stata una interrogazione del gruppo consiliare del Pd. L'assessore alla Cultura Enrica Puggioni, riferendosi in generale ai contributi per le associazioni, ha parlato di ritardi legati anche ai tempi della chiusura del bilancio. Ma ha lasciato aperto uno spiraglio per il futuro: «Per il momento siamo andati avanti con il vecchio regolamento – ha detto – ma con il nuovo si dovrà riflettere su un cambio di passo con una programmazione triennale. Siamo alle riunioni decisive». Il gruppo Pd chiede un'accelerazione dell'azione amministrativa su alcuni temi. Tra questi quello dell'Edilizia privata. «È necessario potenziare tale ufficio – spiega il capogruppo Davide Carta – nodo centrale anche per il recupero e la valorizzazione degli immobili esistenti: attività che rappresentano un elemento di ripresa per il settore economico dell’edilizia, a cui il Comune di Cagliari non può rinunciare in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Chiediamo all’assessore di definire un piano di riorganizzazione che permetta di dare risposte ai cittadini». E ancora, servizi culturali e sociali. «Spesso le gare per l’attribuzione dei contratti pubblici in tali settori vengono svolte “al massimo ribasso”, sacrificando in tal modo la qualità dei servizi e mettendo sovente le ditte aggiudicatarie nella posizione di offrire dei servizi di minore qualità, e con svilimento degli operatori coinvolti. Per questo si ritiene che debba essere privilegiato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa». Il consigliere del Pdl Maurizio Porcelli ha sottolineato l'importanza, per il Comune, di fare qualcosa per le aree comprese nel territorio di Cagliari, ma di proprietà di altre istituzioni. Il discorso è partito dal progetto di valorizzazione e rilancio della Torre della quarta regia, ma è finito inevitabilmente sul parcheggio di viale La Playa, già oggetto di una precedente interrogazione dello stesso Porcelli. «È ancora – ha sottolineato – sempre nelle stesse condizioni»RIPRODUZIONE RISERVATA. CONSIGLIO. Question time: Palazzo Asquer, ricciai e edilizia Marina Cafè Noir, ecco i soldi I soldi per Marina cafè noir ci sono e nei prossimi giorni l'associazione Chourmo, che ha in programma la decima edizione del festival letterario, potrebbe riceverli. Ancora: l'assegno sarà «superiore ai settemila euro ricevuti negli scorsi anni», ha assicurato l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni, in risposta all'interrogazione presentata dal capogruppo del Pd in Consiglio Davide Carta. Ieri durante il question time in Aula la Giunta e il sindaco hanno dato diverse risposte ai consiglieri. Tra le novità, l'imminente via libera al cantiere di ristrutturazione di Palazzo Asquer, tra largo Carlo Felice e corso Vittorio Emanuele: «Il 12 settembre si terrà la conferenza di servizi risolutiva», ha spiegato l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau, «il Comune nei mesi scorsi ha chiesto alcune modifiche al progetto presentato dai proprietari e ora credo che il cantiere possa essere autorizzato». Roberto Porrà (Riformatori) ha posto l'accento su un altro aspetto: «Le impalcature che circondano il palazzo sono presenti da anni. La società proprietaria ha pagato l'occupazione del suolo pubblico?». Tanti gli altri argomenti della seduta. Dal degrado del parco del Cavalluccio Marino alla sistemazione dei ricciai, al Piano particolareggiato del centro storico. Davide Carta ha presentato un'interrogazione sullo stato dell'Edilizia privata: «L'ufficio è stato depotenziato dalle passate amministrazioni ed ha accumulato un consistente arretrato, i tempi di risposta sulle domande di autorizzazione sono eccessivi». Il gruppo del Pd ha invece presentato un'interrogazione sulla nuova antenna di telefonia mobile che verrà installata in via Ticca a Mulinu Becciu. «La struttura è vicina a un locale commerciale, a poca distanza c'è un call center dove lavorano 150 ragazzi e potrebbe disturbare le trasmissioni radio della stazione dei vigili urbani», ha detto il primo firmatario Fabrizio Marcello. ( m.r. ) Scuola, precari sul piede di guerra Sit in davanti al palazzo del consiglio regionale, dure critiche alla scelta ministeriale di bandire un nuovo concorso
CAGLIARI Non solo pastori, minatori e operai. Ora scendono in piazza anche gli insegnanti: dalla cattedra (sono soprattutto incarichi a tempo) alla strada il Comitato precari, in concomitanza con un presidio nazionale nella Capitale, ha manifestato ieri mattina davanti al consiglio regionale bloccando a intermittenza il traffico in via Roma. Nel mirino un concorso che di solito è una speranza e che invece per i docenti sardi sa un po' di beffa. Lo chiamano già "concorso truffa" come è scritto in uno striscione esposto durante la protesta. L'iniziativa del governo con bando previsto per il prossimo 24 settembre annunciata nei giorni scorsi dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo prevede l'immissione in ruolo di circa dodicimila docenti. Secondo i primi calcoli, una fetta di seicento docenti potrebbe balzare dalle supplenze al posto (fisso) in cattedra. Sembra tutto perfetto, ma il comitato precari, rappresentato ieri da una cinquantina di insegnanti, la pensa esattamente al contrari: «Solo un'illusione- spiega Lorena Marceddu, docente di storia e filosofia- le graduatorie sono già stracolme di insegnanti, ci avevano garantito che per le assunzioni avrebbero pescato da quelle. E invece ci viene proposto un concorso che, se si dovesse seguire il criterio usato per le ammissioni per i Tfa, sarebbe improntato sul mero nozionismo. Non conosciamo ancora le modalità del concorso, ma si intavvede solo un modo di rivoltare le carte: i tagli di questi anni sono superiori agli ingressi nel mondo della scuola garantiti da questa iniziativa». Una lotta non solo per gli insegnanti, ma anche per il personale Ata: «E’ necessario- spiega Marceddu- riaprire le assunzioni bloccate a causa della spending review». La lotta va avanti: stasera in via Montesanto alle 18 è stata indetta un'assemblea per discutere sulle prossime iniziative. Sel è vicina ai precari delle cattedre: è partita un'interpellanza del gruppo consiliare in Regione. Una richiesta è rivolta all'assessore regionale all'Istruzione Sergio Milia: «Se intenda- si legge nel documento- promuovere le necessarie interlocuzioni con il governo perché siano valorizzate le selezioni già superate ai fini dell'iscrizione alle graduatorie ad esaurimento oltre ai periodi di insegnamento già esercitati, come titolo di esperienza professionale di significato assoluto». Stefano Ambu
AEREI. Impossibile rispettare la scadenza del 27 ottobre per l'entrata in vigore Nuova continuità, tempi lunghi Regione in ritardo, nuove tariffe non prima di marzo Per conoscere le nuove tariffe e il meccanismo della futura continuità territoriale bisognerà aspettare solo qualche settimana, ma prima che entri in vigore il nuovo schema passeranno altri 6 mesi. I lavori sono ancora in alto mare e la scadenza del 27 ottobre non potrà essere rispettata. TEMPI A giorni l'assessorato ai Trasporti dovrebbe convocare la seconda riunione della conferenza dei servizi (si aspetta solo la disponibilità da parte di Enac e Ministero) e già allora si dovrebbe sapere qualcosa in più. Ma anche se si trovasse l'intesa di massima con le compagnie entro settembre, servirebbero i tempi tecnici per preparare il decreto che andrebbe poi pubblicato nella Gazzetta ufficiale e in quella europea. Dalla pubblicazione dovranno poi passare altri 60 giorni entro i quali le compagnie potranno presentare un'offerta. La data prevista per l'entrata in vigore era il 27 ottobre. Scadenza che non potrà essere rispettata. Per ora, quindi, continuerà a valere, con un'estensione automatica, il vecchio regime. Insomma, se tutto va bene, la nuova continuità territoriale con Roma e Milano entrerà in vigore a marzo, ovvero con l'inizio della “summer season” aeronautica. Al momento, però, l'intesa con le compagnie su quale potrebbe essere uno schema condiviso di continuità territoriale sembra lontano. Meridiana e Alitalia avevano disertato il precedente bando che prevedeva la tariffa unica per tutti i passeggeri (a prescindere dalla residenza). A loro dire quello schema avrebbe comportato perdite per 20 milioni di euro all'anno nonostante la Regione avesse previsto 50 milioni di euro come oneri di servizio pubblico, per compensare le eventuali perdite nelle rotte poco redditizie. Per evitare un nuovo fallimento, quindi, la conferenza di servizi dovrà sondare la fattibilità della tariffa unica e proporre eventuali cambiamenti. Per ora sono stati sentiti i rappresentanti di Meridiana e a giorni dovrebbero essere ascoltati quelli di Alitalia per capire qual è la strada da intraprendere. La situazione rimane poi in alto mare per la continuità due, ovvero con le altre città italiane. Questa sarà presa in esame solo quando si risolverà quella con Roma e Milano. TRAFFICO L'assessore ai Trasporti Christian Solinas è però ottimista: «Nonostante le previsioni nefaste di inizio stagione, arrivano buoni segnali: nell'Isola è stato superato il numero dei voli registrati lo scorso anno, che già era stato molto buono con 7 milioni di passeggeri». Numeri che possono facilitare l'accordo tra la Regione e le compagnie, che non vogliono accettare condizioni troppo rigide a causa del calo dei fatturati. Annalisa Bernardini TURISMO. Ora si spera in settembre Stagione in rosso ma arrivano più visitatori stranieri Nemmeno il sole della Sardegna è riuscito a illuminare la stagione turistica estiva 2012, in cui si scorgono più ombre che luci. E che continua a “viaggiare” in negativo. Tra le cause della caduta libera (in calo del 5% rispetto al 2010), la crisi economica internazionale e lo scoglio del caro traghetti: barriere insormontabili per le tasche, sempre più esigue, della maggior parte dei viaggiatori (la voce vacanza è uno dei primi capitoli di spesa ad essere stato tagliato). CRISPONI La speranza è che sia il mese di settembre a risollevare le sorti di un comparto che dovrebbe essere il volano dell'economia, in un'Isola dalla crescita sempre più asfittica. Se lo augura l'assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi che analizza l'altalena di presenze in Sardegna da aprile ad agosto. «È stato un avvio di stagione decisamente sottotono, ma il flusso di viaggiatori è via via aumentato. L'andamento stagionale si è riequilibrato ad agosto, complice il bel tempo che ha rimandato le partenze post Ferragosto. Le previsioni - continua l'assessore - per il mese corrente sono incoraggianti, con una confermata vivacità di presenze straniere, anche se lo stallo dei viaggiatori italiani rimane». BOOM DI STRANIERI A dare una boccata di ossigeno all'estate sarda ci hanno infatti pensato gli arrivi dall'estero (+3% rispetto al 2011): i francesi che, non con il loro charme ma con il portafoglio, hanno riempito hotel e ristoranti facendo registrare un boom di presenze straniere nell'Isola. «I turisti francesi - osserva Crisponi - sono cresciuti in maniera esponenziale e anche gli storici mercati (tedesco e inglese) hanno avuto una buona tenuta». GLI OSTACOLI L'assessore parla con franchezza di una stagione «a ostacoli» anche per via di una mobilità marittima salatissima e di tariffe alle stelle che hanno penalizzato il flusso di passeggeri verso l'Isola: «Le ferite inferte dagli armatori privati non si sono rimarginate», ha detto Crisponi. Per incrementare le presenze giovanili nell'Isola, il leader di Fli Ignazio Artizzu lancia una proposta: «Viaggi in nave gratis per tutto l'anno a bordo della “Flotta sarda” per i giovani al di sotto dei 30 anni, sardi e non». Mentre il trasporto marittimo “fa acqua” registrando una contrazione di passeggeri nei porti, tiene invece, e anche bene, quello aereo: il numero dei viaggiatori è infatti aumentato nell'ultimo anno del 9,4% (Cagliari del 7,4%, Alghero dell'11,2 e Olbia del 14). Troppo poco per cancellare il segno meno del turismo nell'Isola: un trend negativo, quello dell'estate sarda, a cui ha contribuito anche l'exploit delle vacanze last minute e i viaggi acquistati on line: «Sono fattori che destabilizzano il mercato turistico, anche se ci dobbiamo fare l'abitudine», ragiona il numero uno al Turismo. TARIFFE Altro freno per far decollare il turismo, secondo l'assessore Crisponi, è l'equiparazione tra bassa e alta stagione: «Basta con le stagioni tariffarie: è finito il tempo dell'altissima stagione quando i prezzi schizzavano verso l'alto spaventando i buyer delle vacanze». Roberta Floris
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