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Antitrust
Notizie/31

Marzo 2007
Istruttorie
Avviata istruttoria per presunta intesa sui prezzi dei carburanti------------------------------- p. 1 Conclusa istruttoria nel settore delle vernici marine --------------------------------------------- p. 3 Avviata istruttoria su concentrazione Seat Pagine Gialle/12.88 Servizio di Consultazione Telefonica---------------------------------------------------------------------------- Avviata istruttoria sulla concentrazione tra Banca Lombarda e Piemontese e Banche Popolari Unite-------------------------------------------------------------------------------- Accettati gli impegni presentati dall’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Torino e dalla Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani------------------------------- p. 7 Accettati gli impegni di Audipress ------------------------------------------------------------------- p. 8 Avviata istruttoria su concentrazione Società Interbancaria per l’Automazione/ Società per i servizi interbancari--------------------------------------------------------------------- Avviate due istruttorie su fusioni nel settore della vigilanza privata------------------------ Accettati gli impegni presentati da Merck nel procedimento avviato nel 2005 per violazione dell’art. 82 Trattato CE nel settore farmaceutico------------------------------------ p.11 Segnalazioni
Segnalazione relativa al settore dell'assicurazione RC auto----------------------------------- p.13 Segnalazione relativa alla normativa sulla distribuzione carburanti-------------------------- p.14 Segnalazione sul servizio di trasporto sulla tratta aeroporto di Ciampino - Roma Termini------------------------------------------------------------------------------------------------------- p.15 Segnalazione sui vincoli relativi all’orario di apertura degli esercizi farmaceutici--------- p.15 Segnalazione sull’utilizzo dei servizi di consulenza aziendale nella Regione Piemonte---------------------------------------------------------------------------------------------------- p.16 Segnalazione relativa alla normativa sul commercio Regione Liguria----------------------- p.17 ISTRUTTORIE
----------------------------------------------------------------------------- L’Agcm, in data 18 gennaio 2007, ha avviato un’istruttoria istruttoria
nei confronti di nove compagnie petrolifere (Eni, Esso per presunta
Italiana, Kuwait Petroleum Italia, Shell Italia, Tamoil Italia, intesa sui
Total Italia, Erg Petroli, Ip e Api), per accertare l’esistenza prezzi dei
di un’intesa restrittiva della concorrenza avente ad oggetto carburanti
la fissazione dei prezzi consigliati. ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
lI mercato rilevante è stato individuato nel mercato della distribuzione, su rete stradale e autostradale, di carburanti - benzina, gasolio e GPL - per uso autotrazione. Ciascuna di queste categorie di carburanti è omogenea e i prodotti distribuiti, nonostante le differenze di marchio, sono percepiti come perfettamente fungibili dai consumatori. La distribuzione dei carburanti sulla rete stradale e su rete autostradale è caratterizzata, dal lato dell’offerta, dalla presenza di nove marchi: AGIP, ESSO, ERG, SHELL, Q8, TOTAL, API/IP, TAMOIL. Due di questi (API e IP) appartengono attualmente al medesimo gruppo. Tutti i marchi sopra elencati appartengono a società petrolifere verticalmente integrate nelle fasi della raffinazione e della logistica. A ciascuno dei marchi è riconducibile una rete di impianti di distribuzione convenzionati con la relativa società petrolifera. L’esercizio dei suddetti impianti è affidato a gestori, in base a contratti di fornitura esclusiva. In termini di quote di mercato, la società in posizione preminente è ENI, che attualmente opera con marchio AGIP ed ha operato, sino al 2005, con il marchio IP. Dal lato della domanda, il mercato in esame è caratterizzato da un numero assai elevato di consumatori, che effettuano acquisti frequenti e in quantità ridotta. I consumatori non hanno convenienza a effettuare ricerche per confrontare i prezzi praticati dai diversi distributori e sono privi di qualunque possibilità di controbilanciare il Il mercato della distribuzione risulta caratterizzato da elevate barriere all’entrata. In proposito, l’Agcm ha rilevato come le società petrolifere, verticalmente integrate nella raffinazione e nella logistica, detengano il 95 per cento del totale dei punti vendita distribuiti sul territorio. Potenziali nuovi entranti dovrebbero, dunque, o costituire una rete infrastrutturale onerosa o chiedere agli incumbents l’utilizzo di quella esistente. Ulteriori barriere, di carattere amministrativo, risultano determinate dai numerosi vincoli all’apertura e all’esercizio dei punti vendita, rappresentate ad esemio dalle distanze minime e dagli orari. Secondo l’Agcm, nel mercato della distribuzione dei carburanti, i prezzi di benzina e gasolio in Italia, almeno dal 2004, sarebbero stati controllati dalle società petrolifere il che avrebbe consentito alle stesse imprese di reagire al mutamento strutturale della distribuzione del carburante registrato negli ultimi anni (riduzione del consumo di benzina e incremento di quello del gasolio). Il coordinamento si evincerebbe da un parallelismo dei prezzi consigliati e, più precisamente, nella fissazione di un prezzo da parte di Eni, (società price-leader) e nel successivo automatico adeguamento da parte dei concorrenti. A tal proposito, l’Agcm ha rilevato come, dall’ottobre 2004, Eni abbia adottato un nuovo metodo di fissazione del prezzo, meno legato all’andamento del costo della materia prima (cd. “quotazioni Platts”). I concorrenti hanno immediatamente adeguato le proprie decisioni a _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
quelle di ENI, abbandonando anch’essi il tradizionale criterio di fissazione del prezzo in base alle quotazioni Il parallelismo dei prezzi sarebbe stato facilitato dal frequente scambio di informazioni tra le parti, generato, in parte, dall’operato del Ministero dello Sviluppo Economico, che pubblica i prezzi consigliati delle singole società petrolifere sul proprio sito internet, ma anche e soprattutto da comunicati stampa e comunicazioni ad una rivista specializzata, cui le compagnie petrolifere sono solite far ricorso per comunicare non solo i propri prezzi, ma anche i c.d. differenziali integrativi. Questi ultimi rappresentano una componente aggiuntiva del prezzo consigliato, variabile in funzione della qualità del prodotto venduto, delle modalità di vendita, della collocazione geografica del punto vendita etc. Secondo l’Agcm, questo elevato livello di trasparenza efficacemente il reciproco comportamento, agevolando il mantenimento di un equilibrio collusivo. ------------------------------------------------------------------------------- Conclusa
L’Agcm, con delibera del 25 gennaio 2007, ha accertato istruttoria nel
l’esistenza di un’intesa posta in essere dalle società Boat – settore delle
Boero Attiva Marine and Protective Coatings Genova vernici marine
S.p.A., Hempel (Italy) S.r.l., International Paint Italia S.p.A, Jount Italia S.p.A e Sigma Coatings S.r.l., avente per oggetto e per effetto la ripartizione delle forniture di vernici marine e la fissazione dei prezzi, con particolare riferimento al c.d. fase della manutenzione delle navi. L’Agcm ha individuato quale mercato rilevante del prodotto quello delle vernici marine utilizzate dalle grandi imbarcazioni destinate al trasporto di merci e di persone. Il mercato della fornitura delle vernici marine presenta una struttura oligopolistica, essendo caratterizzato da un numero ridotto di operatori dal lato dell’offerta (le cinque società parti del procedimento rappresentano la quasi totalità dell’offerta in Italia), notevoli barriere all’entrata, omogeneità sostanziale dei prodotti e trasparenza del mercato, peculiarità queste che facilitano l’adozione di Dal lato della domanda, il settore delle vernici marine è caratterizzato da un numero relativamente limitato di clienti che hanno bisogno, in modo continuativo, di grandi quantità di vernici di diverso tipo. I clienti possono essere distinti in due categorie: i cantieri, che utilizzano le vernici per la costruzione delle nuove grandi imbarcazioni; e gli armatori, che necessitano delle vernici per la manutenzione delle stesse. Nella fase delle nuove costruzioni, la scelta del fornitore di vernici avviene ad opera del cantiere sulla base di considerazioni di costo. Nella fase di manutenzione il fornitore di vernici viene individuato, nell’80% dei casi, tramite gare informali bandite dagli armatori. Data la perfetta sostituibilità tra i prodotti nella fase di costruzione e nei successivi cicli di manutenzione, a parità di qualità _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
dell’assistenza tecnica e della copertura internazionale, il principale criterio per la scelta dei fornitori risulta essere il Secondo l’Agcm, le cinque società parti del procedimento, nel periodo intercorrente tra gennaio 1999 e dicembre 2003, avrebbero attuato una strategia collusiva volta alla ripartizione delle forniture di vernici marine e alla fissazione dei prezzi di vendita a seguito di incontri periodici. Da questa strategia sarebbe scaturito un elevato e artificioso grado di fidelizzazione della clientela, a dispetto delle caratteristiche del mercato che avrebbero in astratto consentito una perfetta mobilità dei clienti e delle forniture. La strategia collusiva individuata dall’Agcm prevedeva la ripartizione della clientela mediante una comune regola fondata sul rispetto del cliente storico: ciascun produttore di vernici doveva rifornire il proprio cliente di pertinenza, o meglio le navi precedentemente acquisite, senza subire alcuna pressione concorrenziale da parte delle altre società partecipanti all’accordo. L’accordo comprendeva anche meccanismi di controllo e compensazione per le commesse perse, o sottratte in violazione del criterio ripartitorio e si concretizzava anche nella fissazione dei prezzi di vendita di taluni prodotti oltre che nell’alterazione dei risultati di alcune Sebbene, in fase di istruttoria, avesse rifiutato gli impegni presentati dalle parti perché giudicati inidonei a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali derivanti dall’intesa, l’Agcm, in sede di decisione finale, pur riconoscendo l’esistenza dell’intesa, ha valutato favorevolmente la decisione di tutte le cinque società coinvolte di cessare la raccolta di dati utili a favorire strategie collusive ed ha riconosciuto riduzioni delle sanzioni applicate, in base al grado di collaborazione dimostrato nel corso dell’istruttoria ------------------------------------------------------------------ Avviata istruttoria
L’Agcm,, in data 1 febbraio 2007, ha deliberato di avviare su acquisizione da
parte Seat Pagine
anticoncorrenziali dell’operazione di acquisizione da parte Gialle di 12.88
di Seat Pagine Gialle di 12.88 Servizio di Consultazione Servizio di
Telefonica S.r.l., di seguito 12.88 SCT (filiale italiana della Consultazione
società spagnola Telefonica Publicidad e Informacion, Telefonica
appartenente al gruppo britannico Yell). Attraverso questa operazione, Seat acquisirà i diritti d’uso relativi alle numerazioni “12.88” e “12.48” e la concessione in licenza dei diritti di proprietà intellettuale relativi al marchio e all’immagine dei “Pelotti” (i pupazzi rossi attualmente impiegati nella pubblicità di 12.88 SCT). L’Agcm ha individuato quale mercato rilevante quello relativo ai servizi di informazione abbonati via telefono informazione abbonati via telefono è svolto attraverso le numerazioni del tipo “12XY” e “892UUU”. Dal punto di vista geografico il mercato rilevante è considerato di dimensione _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
nazionale, in quanto il database contenente le informazioni fornite si riferisce all’utenza nazionale ed, inoltre, la domanda si esprime a livello nazionale e la lingua utilizzata è prevalentemente quella italiana. I servizi di informazione abbonati si basano sulle informazioni contenute nel database nazionale degli abbonati telefonici. Le regole per la costituzione del database nazionale degli abbonati telefonici sono state fissate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni,(di seguito Agcom), con la delibera 30/02/CONS, concernente l’offerta di un servizio di elenco telefonico universale. In attuazione di tale delibera, nove operatori di rete fissa e mobile hanno sottoscritto, nell’aprile 2005, un Protocollo d’Intesa per la costituzione di una base dati unica (DBU), contenente i dati dei propri clienti che abbiano manifestato la volontà di essere inseriti. Gli operatori di rete fissa e mobile hanno la disponibilità del DBU, mentre le imprese terze, che intendano offrire servizi di directory assistance, all’applicazione da parte di Telecom Italia, Albacom ed Eutelia, di un prezzo equo, ragionevole e non Nel mercato nazionale dei servizi di directory assistance, attualmente, oltre a Seat e all’incumbent Telecom Italia, risultano attivi i gestori di telefonia, quali in particolare Vodafone, Wind e H3G, e alcune imprese specialistiche: 12.88 SCT, il Numero Italia e Pagine Utili. Data la disponibilità di numerazioni, la relativa facilità di ottenimento di tali numeri e la possibilità di acquistare il database degli abbonati telefonici a condizioni eque e non discriminatorie, l’Agcm, non ha rilevato l’esistenza di elevate barriere all’ingresso. Tuttavia, ha evidenziato come, in questo mercato, la notorietà del marchio commerciale costituisca un fattore indispensabile per l’affermazione e la permanenza delle imprese e siano, pertanto, necessari rilevanti investimenti pubblicitari, quantomeno nella fase di Quanto alle quote detenute dalle diverse imprese, l’Agcm ha registrato che Seat attualmente detiene una quota prossima al 40-50%, a fronte di una quota, rapidamente ridottasi negli ultimi anni, di Telecom Itali pari al 20-30%. Per quanto riguarda i servizi offerti dagli operatori mobili, l’Agcm ha rilevato, invece, come questi siano rivolto in modo prevalente alla propria clientela. In questo quadro, la società 1288 SCT rappresenta il concorrente più dinamico, mentre l’altra impresa specialistica, Il Numero, non ha conquistato finora una posizione di mercato significativa. Attraverso l’acquisizione del concorrente più dinamico, Seat non solo raggiungerebbe una quota 2-3 volte superiore a quella del principale concorrente Telecom Italia nel mercato rilevante, ma rafforzerebbe anche la sua posizione nell’offerta dei servizi di informazione abbonati relativi a piattaforme diverse dal telefono. Attualmente Seat è, infatti, presente sia nel mercato della raccolta pubblicitaria sugli elenchi cartacei telefonici e categorici (avvalendosi delle _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
testate Pagine Bianche e Pagine Gialle, con una quota superiore all’80%), sia in quello della raccolta pubblicitaria on-line (avvalendosi dei marchi “Pagine Bianche on line” e “Pagine Gialle on line”). Il marchio “Pagine Bianche”, oltre a essere la testata sotto la quale è distribuito sull’intero territorio italiano l’elenco ufficiale degli abbonati telefonici in forma cartacea, è associato al servizio “Pagine Bianche on Alla luce di queste considerazione, l’Agcm, nel corso dell’istruttoria, valuterà, dunque, se l’operazione di concentrazione sia idonea a costituire, o rafforzare una posizione dominante in capo a Seat nel mercato dell’offerta di servizi di directory assistance. ------------------------------------------------------------------------------ Avviata istruttoria
L’Agcm, nella riunione del 6 febbraio 2007, ha deliberato l’avvio di un’istruttoria al fine di accertare eventuali effetti concentrazione tra
distorsivi dell’operazione di concentrazione tra la Banca Banca Lombarda e
Lombarda e Piemontese e le Banche Popolari Unite (di Piemontese e
seguito BPU). L’Agcm, nel corso dell’istruttoria, valuterà Banche Popolari
l’impatto della concentrazione, non solo sul settore bancario tradizionale, ma, anche, su altri settori del credito, sul settore del risparmio gestito e su quello assicurativo. Nel settore bancario in senso stretto, l’Agcm ha individuato quali rilevanti i mercati della raccolta e il mercato degli Il mercato della raccolta identifica l’insieme della raccolta diretta bancaria a breve termine da clientela ordinaria e, in considerazione della scarsa mobilità dal lato della domanda, ha rilevanza territoriale provinciale. Il mercato degli impieghi, invece, include il credito a breve, a medio e a lungo termine. Dal lato della domanda, gli impieghi comprendono tipologie di clienti distinguibili in quattro categorie: (i) famiglie consumatrici; (ii) famiglie produttrici-imprese di piccole dimensioni (c.d. PMI); (iii) imprese di medie e grandi dimensioni; (iv) enti pubblici. A seconda del tipo di clientela, le banche offrono prodotti/servizi diversificati, idonei a costituire altrettanti mercati del prodotto rilevanti. Le diverse forme di domanda espressa risultano caratterizzate anche da differenze in termini di mobilità. In particolare, i mercati degli impieghi alle famiglie e alle piccole imprese presentano una dimensione essenzialmente provinciale, mentre i mercati degli impieghi alle imprese medio-grandi e agli enti pubblici appaiono avere una dimensione geografica regionale. Nel settore del risparmio gestito, secondo l’Agcm, ai fini del presente procedimento, almeno due tipi di servizi appaiono rilevanti:- i fondi comuni d’investimento mobiliare; e- la gestione su base individuale di patrimoni mobiliari (GPM) e in fondi (GPF). I servizi offerti nell’ambito del risparmio gestito sopra indicati hanno una fase della gestione a monte e una fase della distribuzione a valle. Ciascuna di queste porta ad individuare mercati distinti lungo la filiera, _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
sia in termini geografici, nazionale e provinciale rispettivamente, che di prodotto. Nel settore assicurativo, i mercati rilevanti del prodotto sono dell’assicurazione danni e da ciascun ramo del settore dell’assicurazione vita. La dimensione geografica di tali mercati è tipicamente nazionale. Secondo l’Agcm, in gran parte dei mercati sopra individuati, determinazione, o il rafforzamento di una posizione dominante. La valutazione dell’Agcm si fonda, non solo sulle posizioni che l’entità post fusione verrebbe a detenere nei singoli mercati provinciali, ma anche sulla struttura del futuro gruppo. Infatti, l’Agcm ritiene che l’entità post-fusione rappresenterà uno dei principali gruppi bancari aventi forma giuridica di banca popolare cooperativa, con un valutazione della presente operazione sarà condotta tenendo conto, in particolare, dei rapporti di partecipazione (diretti e indiretti) tra la nuova entità post fusione e il gruppo bancario nato dalla recente fusione di Banca Intesa S.p.A. e San Paolo IMI S.p.A. Secondo l’Agcm, infatti, questi rapporti rischierebbero di determinare collegamenti tra le due entità, tali da disincentivare un reale confronto competitivo nei diversi mercati interessati. --------------------------------------------------------------- Accettati gli
L’Agcm, nella riunione del 21 febbraio 2007, ha chiuso il impegni presentati
procedimento, avviato il 24 maggio 2006, nei confronti della dall’Ordine dei
Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e Medici Veterinari
dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Torino, della Provincia di
considerando gli impegni, da questi presentati, idonei ad Torino e dalla
eliminare le preoccupazioni concorrenziali avanzate nel provvedimento di avvio istruttoria. L’accettazione degli impegni chiude, dunque, un procedimento volto ad accertare l’esistenza di intese restrittive della concorrenza nel mercato della fornitura delle prestazioni dei servizi veterinari. Gli estremi delle intese sarebbero stati integrati: (i) dalle delibere con le quali la FONVI aveva previsto, all’interno del codice deontologico, dei medici veterinari, disposizioni riguardanti l’inderogabilità delle tariffe minime, limiti alla pubblicità sanitaria e sanzioni per mancato rispetto delle disposizioni deontologiche; (ii) e dalla delibera con la quale l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Torino aveva fissato per gli iscritti tariffe minime Alla luce delle osservazioni avanzate dall’Agcm nel corso del procedimento, la FONVI si è impegnata a (1) consentire ai medici veterinari la pubblicità su: titoli e specializzazioni professionali, caratteristiche del servizio offerto, onorari e costi complessivi delle prestazioni; 2) introdurre, all’interno del codice deontologico, una disposizione in base alla quale il professionista determina con il cliente il compenso professionale; 3) abrogare altre norme in contrasto con la tutela della concorrenza, e non investite dall’istruttoria, _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
come la previsione di una distanza minima delle strutture veterinarie; 4) sottoporre all’Agcm eventuali future revisioni del codice deontologico rilevanti ai fini della tutela della L’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Torino si è, invece, impegnato a: 1) abrogare, a partire dal 30 novembre 2006, le tariffe minime e il divieto di pubblicità sul tipo di servizi offerti e sui costi delle prestazioni; 2) a non ripresentare in futuro minimi tariffari; 3) a non avviare procedimenti disciplinari (o, se già avviati, a disporne l’archiviazione) per violazione di prescrizioni su imposizioni tariffarie o per disposizioni limitative del diritto di svolgere pubblicità; 4) a rinunciare a sostenere i profili di illiceità nei giudizi disciplinari già definiti dal Consiglio dell’Ordine e pendenti davanti alla Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, presso il Ministero della L’Agcm ha ritenuto i sopraindicati impegni idonei a comportare un significativo adeguamento ai principi concorrenziali del codice deontologico e delle attività svolte dalle associazioni coinvolte, con conseguente significativo aumento dell’autonomia dei medici veterinari. ------------------------------------------------------------------ Accettati gli
L’Agcm, nella riunione del 21 febbraio 2007, ha deciso di impegni di
accettare, rendendoli obbligatori, una serie di impegni Audipress relativi
presentati dalla società Audipress, nel corso del all’istruttoria
procedimento avviato il 28 settembre 2005. Il procedimento avviata il 28
era finalizzato ad accertare se i comportamenti con i quali settembre 2005
le associazioni ADS-Accertamenti Diffusione Stampa e Audipress avevano rifiutato la partecipazione della società Edizione Metro, (società attiva nell’attività di produzione e pubblicazione del quotidiano gratuito Metro), ai sistemi di certificazione della diffusione e di rilevazione degli indici di lettura, integrassero gli estremi di intese restrittive della ADS e Audipress svolgono rispettivamente il servizio di certificazione e divulgazione dei dati relativi alla tiratura e alla diffusione della stampa quotidiana e periodica (ADS) e le indagini campionarie, quantitative e qualitative, sulla lettura delle testate che hanno ottenuto la certificazione ADS (Audipress). Il sistema di rilevazione gestito dalle predette associazioni costituisce una convenzione su cui si regolano gli scambi commerciali tra gli operatori nell’acquisto di spazi pubblicitari su stampa quotidiana e I mercati rilevanti individuati dall’Agcm sono il mercato dei servizi di rilevazione per la stampa periodica e quotidiana e il mercato della raccolta pubblicitaria su stampa quotidiana. Secondo l’Agcm, le decisioni di ADS e Audipress di negare alla stampa gratuita, ed in particolare a Edizioni Metro, l’accesso alle indagini da ciascuna di esse svolte, incidendo sulla struttura del mercato dei servizi di rilevazione, _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
sarebbero stati in grado di influenzare il comportamento delle imprese attive nello stesso, preservando la posizione di mercato delle società editrici dei giornali a pagamento. Inoltre, sarebbero stati suscettibili di restringere la pubblicitaria, impedendo alla free press di valorizzare i propri spazi pubblicitari, attraverso il rating derivante dalla certificazione della tiratura ADS e dalle successive indagini campionarie Audipress. Questo si sarebbe risolto in un vantaggio per gli editori dei giornali quotidiani a pagamento, i quali sono peraltro membri delle predette associazioni. Sulla base degli impegni assunti da Audipress e approvati dall’Agcm, anche la free-press sarà ammessa al sistema di rilevazione degli indici di lettura gestito da Audipress, previa presentazione di una semplice autocertificazione del numero di copie distribuite. I risultati dall’indagine saranno pubblicati qualora, per ogni quotidiano, venga raggiunta la soglia minima di 75.000 lettori. La rilevazione dell’indice di lettura della stampa gratuita, nell’ambito dell’indagine Audipress avverrà sulla base di modalità, metodologia e condizioni economiche trasparenti e non discriminatorie. ----------------------------------------------------------------- Avviata istruttoria
L’Agcm, nella riunione del 21 febbraio 2007, ha deciso di su fusioni SIA-
avviare un’istruttoria per valutare gli eventuali effetti l’Automazione – Cedborsa S.p.A.) in SSB (Società per i La SSB è una società interbancaria che offre servizi di natura tecnologica e informatica, prevalentemente al settore creditizio. In particolare, SSB opera nell’ambito del sistema nazionale di compensazione e regolamento dei pagamenti interbancari domestici al dettaglio (c.d. BI- COMP), e presta servizi di processing delle carte di pagamento, nazionali e internazionali. La SIA è una società interbancaria che offre servizi di natura tecnologica e informatica, prevalentemente al settore creditizio e finanziario. SIA offre anche servizi di connettività e di trasporto agli operatori bancari e finanziari, gestendo la Rete Nazionale Interbancaria (RNI), così come quella per il Corporate Banking Interbancario (CBI). Tra le altre attività, SIA offre servizi di gestione delle piattaforme tecnologiche dei mercati finanziari e sistemi di accesso ai mercati medesimi, gestisce, inoltre, alcune banche dati di sistema e fornisce soluzioni e prodotti alle banche nell’ambito dei dall’operazione di concentrazione: (i) il mercato nazionale dell’offerta dei servizi di compensazione al dettaglio offerti mediante il “Sistema interbancario di reti per la trasmissione di dati” (SITRAD), sistema volto a garantire la circolarità dei servizi di pagamento retail domestici all’interno del sistema bancario nazionale; (ii) il mercato dell’offerta dei servizi di processing delle carte di _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
pagamento; (iii) il mercato relativo all’offerta dei servizi di rete logica per le applicazioni regolate dalla convenzione Secondo l’Agcm, l’operazione, dando vita ad un soggetto completamente integrato nell’offerta dei servizi al mondo bancario e finanziario, potrebbe comportare il rischio di comportamenti volti ad escludere dai mercati interessati concorrenti attuali e potenziali. In modo particolare, nel mercato dell’offerta di servizi di clearing al dettaglio e dei servizi di processing delle carte di pagamento, SSB potrebbe rafforzare ulteriormente la sua posizione di attuale leader di mercato, grazie all’integrazione con SIA che detiene una posizione dominante nell’offerta dei servizi di rete fisica e logica. Nel mercato dei servizi di rete logica per le applicazioni regolate dalla convenzione SITRAD, SIA, infatti, attualmente opera in condizioni di monopolio di fatto, poiché l’unica società, che ha ottenuto l’autorizzazione ad offrire servizi di rete logica in ambito SITRAD, non risulta ------------------------------------------------------------------------------- Avviate due
L’Agcm, nella riunione del 6 marzo 2007, ha avviato due istruttorie su
procedimenti relativi ad operazioni di acquisizioni da parte fusioni nel settore
di SICURGLOBAL, società attiva nel settore della vigilanza della vigilanza
privata. Il primo procedimento riguarda l’acquisto di tre società di vigilanza: METROPOL, SECURCONTROL e SECURCONTROL PSG, operanti rispettivamente nelle province di Macerata, Ascoli Piceno, Pesaro e Teramo; il secondo l’acquisizione, attraverso la società veicolo Sicurpavia S.r.l., del ramo d’azienda di SAFE operativa in provincia di Pavia. Tutte le acquisizioni al vaglio dell’Agcm prevedono un patto di non concorrenza: i soci venditori nella prima concentrazione, e SAFE nella seconda si sono impegnati infatti a non svolgere, per un periodo rispettivamente di tre e cinque anni, attività in concorrenza con quella svolta dalle società interessate nelle province di Teramo, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro, Urbino e Allo scopo di valutare gli effetti anticoncorrenziali delle operazioni di concentrazione, l’Agcm ha ritenuto di individuare diversi mercati per le seguenti categorie di servizi di vigilanza: piantonamento (vigilanza antirapina, piantonamento posto fisso), trasporto/contazione valori (trasporto valori e scorta valori) e pattugliamento (vigilanza saltuaria di zona, servizio di teleallarme). Secondo l’Agcm, i suindicati mercati avrebbero dimensione provinciale, in ragione del fatto che le imprese di vigilanza hanno l’obbligo di operare entro l’ambito provinciale per il quale hanno ottenuto la necessaria licenza prefettizia. Il settore delle attività di vigilanza privata è caratterizzato dall'esistenza di significative barriere regolamentari, che lo rendono scarsamente concorrenziale. Alla principale barriera all'entrata, costituita dalla licenza prefettizia, in caso di esercizio dell'attività in più province, si aggiungono, _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
normativamente previsto, di utilizzare il medesimo personale già autorizzato in un’altra provincia. A rendere meno fluida la competizione, contribuisce anche il fatto che le dinamiche di variabili concorrenziali importantissime per le imprese, quali l’assunzione di personale e la fissazione dei prezzi, sono sottoposte a un puntuale meccanismo di autorizzazione, che ne rende difficile l’utilizzo da parte delle imprese come strumento competitivo. La notevole staticità del mercato appare infine determinata dall’alto grado di fidelizzazione della clientela, che tenderebbe a rinnovare anche tacitamente il contratto di prestazione dei servizi. Secondo l’Agcm, in presenza di un mercato così statico, il fatto che, per effetto delle operazioni di acquisizione la quota di mercato di SICURGLOBAL, in 4 delle 5 province sopra menzionate, arriverebbe a soglie comprese tra il 45 e il 55% del mercato, fa sorgere significative preoccupazioni ----------------------------------------------------------------------------- Accettati gli
L’Agcm, in data 21 marzo 2007, ha accettato, rendendoli impegni presentati
obbligatori, gli impegni presentati dalle società Merck & CO da Merck. relativi
Inc e Merck Sharp & Dohme (Italia) S.p.A. E’ stato chiuso alla concessione
così il procedimento, avviato il 23 febbraio 2005, e volto ad di licenze gratuite
accertare una presunta violazione dell’art. 82 del Trattato CE, avente ad oggetto il rifiuto, da parte della società Merck, di due licenze per la produzione in Italia di principi attivi, Imipenem Cilastatina e Finasteride, destinati all’esportazione in paesi europei. Merck & CO. Inc. (di seguito anche Merck) è la società posta al vertice del gruppo Merck che opera a livello commercializzazione di vari farmaci. Merck Sharp & Dohme (Italia) S.p.A. (di seguito Merck Italia) è una società di diritto italiano controllata da Merck. Merck produce alcuni farmaci e principi attivi in relazione ai quali, in virtù della legge 349/91, ha ottenuto, in aggiunta al brevetto, una privativa prolungamento della durata di esercizio dei diritti di sfruttamento esclusivo dell’invenzione. Ai sensi della legge n. 112/02, i soggetti interessati alla produzione per l’esportazione di principi attivi coperti da CCP possano avviare, con i titolari di CCP, una procedura per il rilascio di licenze volontarie a titolo oneroso. La validità di queste licenze é circoscritta all’esportazione nei soli Paesi dove la protezione brevettuale (compresi i CCP) Nel 2004, era stato denunciato all’Agcm il comportamento con il quale Merck aveva rifiutato due licenze per la produzione in Italia di principi attivi, Imipenem Cilastatina e Finasteride, destinati all’esportazione in paesi europei, nei quali tali sostanze ed i relativi farmaci non risultavano coperti da alcuna privativa industriale. _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
Il contesto merceologico in cui si colloca la condotta di Merck è quello della produzione di principi attivi farmaceutici e dei relativi farmaci. I principi attivi sono input impiegati per la produzione dei farmaci sia da imprese integrate, sia da imprese chimiche che li vendono prevalentemente ad imprese produttrici di farmaci generici. Il contesto geografico di riferimento, può essere circoscritto, in relazione a ciascuna delle due categorie di farmaci sopra indicate ai confini nazionali dell’Italia e dei paesi europei nei quali Merck ha perso ogni privativa relativa ai prodotti oggetto delle richieste di licenza. L’Agcm, nel suo provvedimento di avvio istruttoria, aveva evidenziato come i rifiuti di licenze per la produzione ed esportazione di principi attivi in paesi dove tali prodotti non sono privi di copertura brevettuale siano idonei a determinare un forte impatto concorrenziale nei mercati farmaceutici a valle, ovvero nei mercati dei medicinali a base dei principi attivi per i quali è stata richiesta la licenza, e in quelli dei medicinali rispetto a questi ultimi sostituibili, ancorché prodotti con differenti principi attivi. Tali rifiuti, ostacolando la produzione di principi attivi, frenano la produzione e commercializzazione della versione generica dei prodotti farmaceutici finiti che hanno a base dette In data 15 giugno 2005, a distanza di qualche mese dall’avvio dell’istruttoria, l’Agcm, per evitare, dunque, il pericolo che il protrarsi del rifiuto potesse generare irreparabili danni, ha deciso di definire in via cautelare le condizioni di rilascio di licenze per la produzione in Italia di Imipenem Cilastina. In ottemperanza alla decisione dell’Agcm, Merck, nell’agosto dello stesso anno, ha concesso una licenza per la produzione del principio attivo, in anticipo rispetto alla scadenza del CCP, prevista il 30 Nel mese di novembre 2005, infine, Merck ha presentato un impegno, avente ad oggetto la concessione di licenze gratuite relative al principio attivo Finasteride, il cui CCP è destinato a scadere nel 2009. Alla luce delle reazioni degli operatori e delle modifiche accessorie apportate da Merck, l’Agcm ha ritenuto l’impegno idoneo a favorire la dinamica produzione delle versione generica dei relativi farmaci e ad incrementare così la commercializzazione in diversi paesi europei. Gli effetti positivi derivanti dalla concessione della licenza sarebbero rafforzati dal fatto che l’impegno di Merck prevede non solo l’assenza di un corrispettivo a carico dei licenziatari ma anche la rinuncia, da parte della stessa, di sfruttare i brevetti oggetto del procedimento nei confronti dei soggetti interessati alla produzione del Finasteride. L’impegno, pertanto, da un lato, riduce i costi di ingresso degli operatori e, dall’altro, garantisce condizioni di maggiore certezza imprenditoriale, in conseguenza del fatto che le imprese non sono esposte al rischio di contenzioso legato alle procedure prescelte per la produzione della sostanza attiva. La licenza, peraltro, si estende anche ai _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
produttori di generici che vogliano incominciare la produzione del farmaco in anticipo rispetto alla scadenza ------------------------------------------------------------------------------- Segnalazioni
Segnalazione
L’Agcm, in data 11 gennaio 2006, ha formulato alcune relativa al settore
osservazioni relative al decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, dell'assicurazione
convertito in legge il 4 agosto 2006, n.248, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale” (di seguito Decreto Bersani). In particolare, l’Agcm si è concentra sull’art. 8 del decreto, che introduce il divieto di distribuzione in esclusiva per le sole polizze della RC auto, l’obbligo di pubblicità delle provvigioni percepite dai distributori per la vendita di tali polizze, nonché il divieto per le imprese di imporre ai condividendo, in termini generali, la scelta di intervenire sul sistema distributivo allo scopo di sviluppare la concorrenza nel mercato dell’assicurazione RC auto, l’Agcm non ritiene che le modalità di intervento previste dal decreto possano In particolare, la limitazione del divieto di esclusiva alle sole polizze RC auto non agevola lo sviluppo della concorrenza nel settore, poiché ad un utente che richieda una copertura globale per i rischi associati alla guida di un autoveicolo è assolutamente probabile che venga offerta una polizza dell’impresa con cui l’agenzia, a cui l’utente si è rivolto, continua a detenere un rapporto di esclusiva per i rami diversi dalla RC auto. Quanto all’obbligo di informativa verso i consumatori, la conoscenza delle provvigioni percepite dagli agenti per la vendita delle singole polizze un’informazione parziale e poco utile per i consumatori. Infine, relativamente al divieto di imposizione di sconti massimi o prezzi minimi, l’Agcm evidenzia come questo potrebbe scontrarsi con le esigenze di stabilità delle imprese assicurative, in virtù del fatto che una parte del premio pagato serve a finanziare i risarcimenti per i sinistri futuri. Ricorda in proposito l’Agcm che la cosiddetta flessibilità tariffaria è oggetto di vigilanza da parte dell’Autorità competente, proprio perché incide sul fabbisogno tariffario delle imprese. Pertanto, l’Agcm auspica che si apportino modiche al suddetto Decreto e che, in particolare, si introduca un sistema distributivo tendenzialmente unico, si abolisca l’esclusiva per tutte le tipologie di polizza assicurative, e si preveda un meccanismo di remunerazione dell’agente largamente improntato alle commissioni corrisposte dai clienti per l’attività di consulenza e assistenza. ------------------------------------------------------------------------------- _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
Segnalazione relativa
L’Agcm, con la segnalazione del 18 gennaio 2007, ha alla normativa sulla
formulato alcune osservazioni sulle dinamiche di mercato distribuzione dei
del settore della distribuzione dei carburanti ed, in carburanti.
particolare, sulle caratteristiche che ne impediscono uno sviluppo concorrenziale e che limitano i benefici per i consumatori, in termini di costi e qualità del servizio L’Agcm già in una precedente segnalazione, nel novembre razionalizzazione e liberalizzazione del settore, perseguiti dalla normativa nazionale, non fossero stati conseguiti nella misura necessaria a garantire l’effettivo raggiungimento degli attesi guadagni di efficienza. A quella segnalazione dell’Agcm tuttavia non è seguita alcuna modifica della legislazione nazionale, né di quelle regionali, in senso conforme a quanto auspicato. In particolare, la rete nazionale risulta ancora contraddistinta da un numero particolarmente elevato di punti vendita, un erogato medio per impianto notevolmente inferiore alla media europea, un’esigua percentuale di distributori dotati di impianti self- service, nonché una presenza del tutto marginale (inferiore allo 0,5% sul totale dei punti vendita e all’1% in volume) degli operatori della Grande Distribuzione Organizzata Questa situazione di stallo, secondo l’Agcm, sarebbe il risultato dell’attuale forma di regolamentazione strutturale dell’offerta, di fatto stabilita dai pubblici poteri. La essenzialmente due categorie di restrizioni: i) restrizioni quantitative all’accesso al mercato (attraverso, ad esempio, l’imposizione di un numero massimo di nuove installazioni, di distanze minime e/o superfici minime); ii) vincoli al comportamento, ovvero all’esercizio dell’attività (orari di servizio, turni obbligatori di chiusura). Queste misure di pianificazione dell’offerta cristallizzano di fatto gli assetti distributivi esistenti, favorendo gli operatori già presenti sul mercato e ostacolando un’effettiva modernizzazione della rete con conseguente riduzione del numero degli impianti. Alla luce di una tale situazione, l’Agcm ha rinnovato l’auspicio di una riforma della normativa nazionale e regionale di settore, volta a rimuovere tutti i vincoli, diretti e indiretti, alla competizione, e a realizzare gli obiettivi di efficienza produttiva, contenimento dei prezzi e incentivo all’innovazione. A tal fine, secondo l’Agcm sarebbe assolutamente opportuno incentivare l’entrata nel settore della GDO. L’Agcm ha, in modo particolare, sollecitato la modifica del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 16 febbraio 2000, nel senso di una esclusione dalla composizione della Cabina di Monitoraggio rappresentanti delle società petrolifere e delle principali associazioni nazionali di categoria dei gestori degli impianti di distribuzione. Per finire, secondo l’Agcm sarebbe opportuna una sostanziale modifica delle modalità di pubblicizzazione dei prezzi consigliati dalle società _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
petrolifere, in modo tale da non consentire l’individuazione del prezzo consigliato da ciascuna impresa. ------------------------------------------------------------------------------- Segnalazione sul
L’Agcm, nella riunione del 18 gennaio 2006, in seguito alla servizio di
segnalazione di un operatore esercente un servizio di trasporto sulla
trasporto pubblico locale di linea sulla tratta Aeroporto di tratta aeroporto di
Ciampino - Roma
considerazioni sul servizio di trasporto svolto su questa L’Agcm ha, in primo luogo, evidenziato come, secondo quanto espressamente sancito da una pronuncia del giudice amministrativo, attualmente nessun operatore può vantare un diritto esclusivo e riservato ad esercitare il servizio di trasporto pubblico locale di linea sulla tratta Aeroporto di Ciampino - Roma Termini. E’ da ritenersi, pertanto, che, sulla tratta in questione, il servizio di trasporto sia esercitabile in regime di libera concorrenza da Al riguardo, secondo l’Agmc, nel futuro sarà necessario verificare se una gestione concorrenziale del servizio sia sufficiente a soddisfare la domanda di mobilità tra l’aeroporto di Ciampino e a stazione di Roma-Termini a tariffe e con frequenze socialmente accettabili. Laddove, da questa verifica, dovesse risultare indispensabile istituire un servizio di trasporto pubblico locale di linea, detto servizio dovrebbe essere affidato facendo ricorso a modalità conformi alle esigenze di tutela della concorrenza, e cioè attraverso procedure ad evidenza pubblica di tipo non discriminatorio. Peraltro, in relazione alla previsione di eventuali sussidi e alla loro entità, allo scopo di contenere il volume delle risorse pubbliche e di evitare distorsioni concorrenziali tra gli operatori esercenti il servizio, dovrebbe tenersi in considerazione che la tratta Aeroporto di Ciampino - Roma Termini è caratterizzata da una domanda sostenuta, prevalentemente di natura turistica e, fino ad oggi, è stata esercitata da più operatori privi di ------------------------------------------------------------------------------ Segnalazione sui
L’Agcm, con la segnalazione dell’1 febbraio 2007, ha vincoli relativi
formulato alcune osservazioni in merito ai vincoli relativi all’orario di
all’apertura al pubblico degli esercizi farmaceutici, espressi apertura degli
dalla gran parte delle leggi regionali che disciplinano tale esercizi
farmaceutici
Tali vincoli riguardano: (i) l’orario massimo di apertura, quotidiano o settimanale di ogni esercizio; (ii) il limite minimo di giorni di chiusura per ferie annuali; (iii) l’imposizione della chiusura domenicale, o per festività; (iv) l’uniformità degli orari di apertura. Numerose leggi regionali, inoltre, riconoscono agli organismi rappresentativi dei farmacisti poteri di intervento, più o meno incisivi, sulle decisioni delle amministrazioni competenti relative ai limiti _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
L’Agcm aveva anche in precedenti occasioni sottolineato gli effetti disincentivanti della concorrenza legati ai suindicati vincoli, evidenziando, in particolare, come, mentre appare giustificata la determinazione di orari e turni minimi di vendita, necessaria assicurare l’interesse pubblico della piena reperibilità dei prodotti farmaceutici, i vincoli che impediscono ai farmacisti di prestare i propri servizi oltre detti orari e turni minimi comportano restrizioni ingiustificate Secondo l’Agcm, l’inopportunità dei vincoli sopra indicati risulterebbe ancor più evidente alla luce dei recenti mutamenti del contesto normativo, introdotti dalla legge n. 248/06 che, coerentemente con la necessità espressa dal legislatore di promuovere la concorrenza nell’attività di distribuzione al dettaglio dei farmaci, prevede la possibilità, sotto determinate condizioni, di vendita dei farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP) da parte di esercizi commerciali diversi dalle farmacie. Queste modifiche normative appaiono inquadrate nell’ottica per cui l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini, non è incompatibile con più elevati livelli di concorrenza nella vendita al dettaglio dei In questo contesto, secondo l’Agcm, i vincoli posti dalle normative regionali oggetto della segnalazione risultano discriminatori nella misura in cui impediscono alle farmacie di svolgere la propria attività alle medesime condizioni previste per i nuovi operatori autorizzati alla vendita dei farmaci dalla legge 248/2006 e rischiano di compromettere la permanenza sul mercato degli esercizi farmaceutici maggiormente soggetti alla concorrenza nascente. L’Agcm ha invitato pertanto i legislatori regionali a rimuovere tutti i vincoli oggetto della presente segnalazione e ad evitare, in ogni caso, che le decisioni assunte in materia dalle amministrazioni locali siano condizionate da interventi degli organismi rappresentativi dei farmacisti. ------------------------------------------------------------------------------- Segnalazione
L’Agcm, nell’adunanza del 21 febbraio, ha segnalato gli sull'utilizzo dei servizi
effetti distorsivi della concorrenza che possono derivare da di consulenza
alcune previsioni della delibera della Giunta Regionale del aziendale nella
Piemonte n. 49-3253 del 26 giugno 2006, che approva le Regione Piemonte
istruzioni per il riconoscimento degli organismi di consulenza in relazione all’introduzione della “Misura Y” (Aiuti per l’utilizzo dei servizi di consulenza aziendale). In particolare, rispetto ai requisiti delle “risorse in termini di personale qualificato” e di “esperienza ed affidabilità in materia di consulenza”, l’Agcm ha rilevato come le modalità di attribuzione del punteggio sembrino limitare l’accesso al mercato dei servizi di consulenza a quegli operatori professionali, che prestano tali servizi in forma individuale o mediante organizzazioni di limitate dimensioni: per il riconoscimento di “Organismi di Consulenza Aziendale” viene, infatti, richiesto un punteggio minimo che solo _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007
soggetti dotati di una vasta struttura organizzativa e di una numerosa clientela possono possedere. Secondo l’Agcm, laddove limitazioni al numero degli organismi di consulenza derivassero da esigenze di carattere generale, esse dovrebbero essere stabilite non sulla base di criteri soggettivi, bensì, attraverso criteri oggettivi di selezione. Più precisamente, l’Agcm ritiene che andrebbero presi in considerazione requisiti quali le caratteristiche tecnico-professionali, i mezzi a disposizione, nonché un numero minimo di domande evase. Tali requisiti garantirebbero una selezione fondata su criteri di efficienza, e produrrebbero l’effetto di consentire anche ad operatori diversi dalle organizzazioni di categoria, ( i liberi professionisti, ad esempio) la possibilità di ottenere il riconoscimento come organismi di consulenza. ------------------------------------------------------------------------------- Segnalazione relativa
L’Agcm ha formulato osservazioni in merito ad alcune alla normativa sul
disposizioni della legge della Regione Liguria n. 1 del 2007, commercio nella
con cui è stato approvato il Testo Unico del Commercio in Regione Liguria.
Liguria. L’Agcm ha rilevato che alcune delle disposizioni contenute nella suddetta legge appaiono volte alla cristallizzazione degli assetti esistenti, arrestando in modo artificioso l’evoluzione dell’offerta nel settore commerciale. L’Agcm ha, in primo luogo, sottolineato gli effetti potenzialmente restrittivi della concorrenza nel settore del commercio al dettaglio delle norme relative alla classificazione dei punti vendita. Queste norme, fornendo parametri dimensionali inferiori per le definizioni di media e grande ingiustificatamente restrittivi per l’apertura e l’ampliamento dei punti vendita di minori dimensioni. A questo ha aggiunto osservazioni in merito ai profili anticoncorrenziali delle disposizioni del Testo Unico che introducono limitazioni temporali e merceologiche allo svolgimento delle vendite promozionali. Queste limitazioni, oltre a penalizzare la libertà di iniziativa economica degli operatori e a limitarne gli spazi di concorrenza, appaiono in aperto contrasto con il divieto, di cui alla legge 248/2006, di imporre limitazioni di ordine temporale, salvo che nei periodi immediatamente precedenti i saldi di fine stagione per i medesimi prodotti. _______________________________________________________________ ANTITRUST NOTIZIE/31 – marzo 2007

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Questo numero di ANTITRUST NOTIZIE è stato chiuso il 30 giugno 2006
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