L’IPNOSI NELLE CURE PALLIATIVE Monia Belletti Psicologa specializzata in Psicoterapia Ipnotica Ericksoniana ABSTRACT
il Training Autogeno, la musicoterapia, l’
Si é cercato di capire il perché di questa
(associazione U.O.C.P, Roma), nell’arco di un
“indifferenza” nei confronti dell’ipnosi.
anno, é stato di valutare se l’ipnosi,
applicata a pz oncologici con una prognosi in
persone di diverso livello culturale e di età,
media di tre mesi, possa essere una terapia
ai fini di un convegno “ipnosi nelle cure
complementare a quella farmacologica nel
palliative” tenuto il 22.01.2007 a Roma
controllo del sintomo e quindi nel migliorare
organizzato dall’Antea, si é constatato che
vige una distorsione di significato della
Sono stati valutati 54 soggetti di sesso sia
parola ipnosi. Le persone, condizionate dai
femminile che maschile con un’età variabile
mass-media, riportano sinonimi di ipnosi
dai 31 ai 90 anni su un campione totale di
dall’ANTEA). Questi pz sono stati seguiti sia
Purtroppo questo pensiero non è presente
in Hospice che a domicilio da un’ équipe
solo nei pz ma anche nella gran parte del
composta da un medico, un infermiere, un
personale sanitario il quale ha dichiarato,
fisioterapista ed un’ipnotista. E’ stata
spesso, che “l’ipnosi è una tecnica passiva,
applicata loro la psicoterapia ipnotica per il
inutile soprattutto per la gente che sta
trattamento di sintomi come il dolore, la
dispnea, l’astenia, l’inappetenza, le vertigini,
Anche a livello internazionale ci sono ancora
variabile “prognosi breve” potrebbe essere, a
(annullamento del sintomo), 33% parziali
(diminuzione del sintomo), 24% negativi (il
sintomo persiste o se scompare é grazie ad
Dalla letteratura internazionale si può
farmacologica). Nei risultati positivi si é
riguardo: lavori svolti soprattutto in America
potuto riscontrare, nel 48% dei casi, una
ed in Inghilterra. Alcuni scritti prendono in
considerazione l’applicazione dell’ipnosi su
depressione o rabbia (stati emotivi tipici di
casi trattati, un miglioramento della qualità
questa patologia) ma, sono veramente pochi
di vita riscontrata dal pz, dal care-giver e
gli articoli che riguardano il trattamento
ipnotico al fine di contrastare il dolore
oncologico o altri sintomi nelle cure palliative.
condurre un lavoro focalizzato sull’ipnosi
INTRODUZIONE
applicata a pz oncologici terminali al fine di
porre delle riflessioni sulla possibilità di
collaborazione con l’Università La Sapienza
applicabilità di questo trattamento nelle cure
psicoterapia ipnotica, in Italia, non venga
attualmente applicata sui sintomi nell’ambito
Sono stati somministrati, a livello nazionale, dei questionari ai responsabili dei centri delle
cure palliative per venire a conoscenza delle varie terapie alternative psicologiche che
OBIETTIVI
controllo del dolore. Dal resoconto di questo
Il lavoro che é stato svolto sui pz oncologici
terminali per il controllo del sintomo nasce
momentaneamente, solo dall’ANTEA (Roma).
Gli altri centri hanno riportato riscontri
positivi sull’attuazione di th alternative come
fine di migliorare la qualità di vita del pz
Ad ogni soggetto é stato somministrato il
2) l’ipnosi accompagnata da una terapia
test VAS pre e post seduta ed una scheda
farmacologica può ridurre o eliminare il
compilata da ogni membro dell’équipe (pz,
familiare, medico, infermiere, fisioterapista,
3) si può riscontrare una variazione di
ipnotista.) per avere i vari punti di vista
terapia farmacologica con l’applicazione
soggettivi sull’andamento del sintomo a
livello quantitativo dopo aver iniziato la
L’ipnosi é stata somministrata, inizialmente,
SOGGETTI
soprattutto per un maggior controllo del dolore e della dispnea sia in Hospice che a
domicilio. Ad ogni pz é stato utilizzato un
Nell’arco di un anno sono stati sottoposti al
trattamento ipnotico “soggettivo”: cambiava
trattamento ipnotico, con il loro consenso,
da pz a pz e da seduta a seduta. Anche la
54 pz oncologici con prognosi in media di tre
delle sedute poteva variare da 30 minuti a
2/3 ore, una o due volte la settimana. Per
caratteristiche dei pz come il livello culturale,
facilitare la trance al pz sono state utilizzate
l’età, la conoscenza di diagnosi e prognosi, il
Il trattamento ipnotico è stato applicato sia a
contatto con l’apparato sensoriale più
uomini che a donne con un’età variabile dai
Con i pz sono state utilizzate metafore,
alcuni schemi di trattamento ipnotico per
ipnotica indiretta, spostamento ipnotico della
scrivere o riferire le sensazioni provate
durante il trattamento ipnotico. Ad alcuni soggetti é stato richiesto di
visualizzare, tramite un disegno, il tumore.
Questo dato é servito al fine di creare
Grafico n. 1: genere M-maschile; F- FASCE DI ETA'
La paziente, ex infermiera di 38 anni, k
Grafico n. 2: fascia di età dei pz trattati
a dx raffigura le metastasi. In basso la pz disegna “l’utero senza il tumore”
é a conoscenza della diagnosi e prognosi; il
Nei risultati parziali il 22% dei pz non é a
.”pur sapendo di morire, grazie all’ipnosi ho
conoscenza della diagnosi e prognosi; il 17%
Nei risultati negativi: 23% dei pz non é a
…”quando faccio l’ipnosi mi dimentico del
conoscenza della D/P; il 77% é a conoscenza
della diagnosi; non c’è un pz tra quelli
esaminati che sappia D/P (vedi grafico n.
.”durante le sedute ipnotiche avverto la
stessa sensazione della Morfina: secchezza
A questo riguardo si é rilevato un dato
significativo soprattutto nei risultati negativi
conoscenza della diagnosi e della prognosi
…”finalmente ho ritrovato l’interesse per la
Da questo lavoro si é potuto osservare che
per favorire il successo del trattamento
…”mi ero dimenticata di avere un figlio da
ipnotico a questa tipologia di pz é auspicabile
quando ho iniziato l’ipnosi ho ritrovato
diagnosi e della prognosi e che abbia un
livello culturale medio alto (vedi grafico n.
.”ricordo che Arnaldo mi raccontò quasi
7). I pz con un livello culturale basso sono
incredulo che era uscito in strada senza
più predisposti allo schema del trattamento
alcun ausilio tenendo presente che non si
ipnotico riguardante la suggestione diretta
ma questo tipo di ipnosi non ha dato risultati
riferiva essere affetto da dolori alla gamba e
con una certa continuità. Alcuni di questi pz
quindi non voglioso di camminare”.(Luigi,
determinante affinché il pz non riuscisse a
RISULTATI
lasciarsi andare e di conseguenza ad arrivare
ad uno stato di trance. In questo lavoro
l’ipnosi é stata adottata per vari sintomi ma i
principali sono stati il dolore e la dispnea
I risultati ottenuti sono 43% positivi, 24%
(vedi grafico n. 4). Il 37% dei pz provava un
negativi, 33% parziali. Con i primi si intende
che vi è stato l’annullamento del sintomo,
parziali una diminuzione di quest’ultimo,
negativi il sintomo o è rimasto uguale o é
riscontrate in questi pz sono state quelle
grafico n. 5). Nei risultati positivi si é potuto
rilevare, in alcuni pz, una diminuzione della
Ma, il dato più significativo di questo lavoro,
th farmacologica precisamente nel 48% dei
casi e nel 52% la th non è stata variata
sottoposti al trattamento ipnotico, che ha
(vedi grafico n. 9). Inoltre se per la maggior
riscontrato un miglioramento della qualità
parte dei sintomi si sono potuti constatare
della vita. Si é potuto osservare che i pz, ai
risultati positivi o parziali, per la nausea e le
quali il sintomo é scomparso o diminuito
vertigini si sono ottenuti risultati negativi.
(risultati positivi e parziali), riuscivano a
positivi, parziali e negativi si é voluto
azioni o comportamenti anche semplici ma
osservare se erano presenti dati significativi
che portavano il soggetto a non essere solo
un pz ma anche una “persona”. Ad esempio i
prognosi (ricordiamo sempre che in questo
pz potevano uscire di casa, andare a fare la
spesa, leggere, giocare con i figli, andare al
mare… Tutto ciò dava loro dignità, si
risultati positivi si é riscontrato che un 13%
dimenticavano , a volte, di avere dolore e di
dei pz non é a conoscenza della D/P; il 35%
essere pz e si riscontrava una diminuzione,
psicologica. Questi dati sono stati ricavati dai
C ON OS C E N ZA D /P R IS P OS
familiari e dell’équipe. In conclusione grazie
ad un lavoro di équipe e all’applicazione del
trattamento ipnotico si é riscontrato un
CONOSCENZA D/P RIS PARZ.
miglioramento della qualità della vita nel
76% dei soggetti trattati (vedi grafico n. 8).
Qui di seguito vengono riportati schemi che
sintetizzano i risultati. Si vuole precisare che
CONOSCENZA D/P RIS NEG.
la parola prognosi non vuole essere intesa
come nella quantità di giorni che mancano
da vivere, ma, nell’essere a conoscenza o
Grafici Grafico n. 6: conoscenza della diagnosi e prognosi dei soggetti differenziati secondo PATOLOGIA risultati positivi, parziali, negativi LIVELLO CULTURALE POS MEDIO MEDIO MEDIO BASSO Grafico n.3: tipologia di patologia riscontrata LIVELLO CULTURALE PARZ. MOTIVO ATTIVAZIONE MEDIO MEDIO MEDIO BASSO LIVELLO CULTURALE NEG Grafico n. 7: livello culturale dei 54 pz trattati differenziati secondo risultati positivi, parziali, negativi. Grafico n. 4: percentuale dei pz differenziati in MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DI RISULTATI VITA DEL PAZIENTE NEGATIVI POSITIVI PARZIALI Grafico n. 8: risultati sulla qualità della vita Grafico n. 5: risultati dell’ipnosi sul dei pz dopo il ciclo del trattamento ipnotico
fattori importanti per facilitare quel rapporto
CAMBIO TERAPIA
empatico necessario per applicare l’ipnosi.
Una delle difficoltà riscontrate é il fattore
tempo che si può affrontare se esiste un
comunicazione tra i membri dell’équipe e se
il pz é fiducioso e predisposto a “lasciarsi
Si, l’équipe é un punto di forza per l’ipnosi
poichè non é mai il pz a richiederla ma un
membro del team a proporla e ciò avviene
quando il dolore o il sintomo persiste, anche
dopo aver somministrato gli oppioidi, in
Grafico n. 9: variazione della th farmacologia
quanto nella maggior parte dei casi, dato il
psicologica. E’ molto importante il modo in
cui l’ipnosi viene proposta al pz e la fiducia
DISCUSSIONE
Volendo commentare gli schemi riportati sopra possiamo osservare che le persone,
“Non c’è nessuno, che , in fondo, creda alla propria
dove si é avuto un buon risultato, siano
morte, detto in altre parole, nel suo inconscio ognuno di
caratterizzate da un livello culturale medio-
noi é convinto della propria immortalità” (Sigmund
prognosi. Persistono delle difficoltà ad
attuare un lavoro ipnotico con i pz che sono
a conoscenza della diagnosi ma sospettano
Prima di applicare l’ipnosi a questi pz é stato
la prognosi. Ciò porta la persona a crearsi
ipotesi, dubbi, pensieri e di conseguenza ad
immedesimarsi, capire fino in fondo cosa
voglia dire essere vicino alla propria fine (a
I sintomi più studiati sono stati il dolore e la
questo riguardo ringrazio il Prof. Marco
dispnea poiché il lavoro é iniziato ponendo
Margnelli che mi ha dato l’opportunità di
maggiormente l’osservazione su di essi.
Dai risultati ottenuti si é rilevata una
dell’ipnotista che del pz). Questa è la base
diminuzione o un annullamento del sintomo
Nei casi dei risultati positivi é stata riscontrata una diminuzione della terapia
I pz terminali vivono in balìa della malattia,
in attesa del futuro dolore. L’ipnosi da
ansiolitici, minor FANS e minor dosaggio
l’opportunità, oltre a diminuire o eliminare il
della Morfina. Per tutti gli altri soggetti, dopo
sintomo, a dimenticarsi spesso di essere pz e
aver iniziato la terapia ipnotica non é stato
risorse. A volte si è avuta l’occasione di
Inoltre si é potuto osservare che con la
richiedevano l’eutanasia. Grazie ad un “gioco
di squadra” ed all’ipnosi questi pz hanno
comportamento, pensiero attraverso agiti
potuto riassaporare la gioia di vivere anche
semplici che non richiamavano la malattia
fotografico per lasciarlo come ricordo al
In conclusione si é potuto riscontrare che al
proprio figlio, continuare a scrivere articoli
76% dei pz é migliorata la qualità di vita. A
distogliendo il pensiero dalla propria paralisi,
questo proposito si é riusciti a dare una
fermarsi davanti ad un pino riassaporando
risposta alle tre ipotesi iniziali al fine di voler
l’odore della natura, avere la voglia di
portare soprattutto il personale sanitario a
interagire con i propri familiari in serenità
riflettere sulla possibilità di prendere in
complementare a quella farmacologica per il
sentirsi solo. Essergli vicino, prendersi cura
di lui, capirlo, trasmettergli serenità sono
CONCLUSIONI
6) ERICKSON M.H., ROSSI E.L., ROSSI S.I.
Ipnoterapia, Astrolabio, Roma 1982.
Da questo lavoro é stato possibile dare una
K.G. The effect of guided imagery and amitriptyline on daily fibromyalgia pain: a prospective, randomized, controlled trial, Journal of Psychiatric,
L’ipnosi può contribuire a migliorare la
IGLESIAS A. Hypnosis and Existential
Il trattamento ipnotico può essere una
Psychoterapy with End-Stage Terminally Ill Patients, American Journal of Clinical Hypnosis,
9) LANZINI I. L'approccio non-direttivo e meta-
3) In alcuni casi, si é riscontrata una
interpretativo in psicoterapia, Rivistaitaliana di
diminuzione della terapia farmacologica.
ipnosi e psicoterapia ipnotica, 3:74-75,1998.
Tutto questo ha come scopo il proporre delle
LIOSSI C., WHITE P. Efficacy of Clinical
riflessioni sull’ipnosi, che potrebbero essere
hypnosis in the Enhancemente of quality of Life of Terminally Ill Cancer Patients, Contemporary
sperimentazioni nell’ambito delle cure
palliative. E’ importante, però, che il
11) MARGNELLIM. Natura e struttura di alcuni stati
sensibilizzato ed informato correttamente sul
di coscienza, Poletto, Milano 2003.
significato di questa terapia e che venga
presa in considerazione come una tecnica
12) MARWIT S.J. Professional Psychology’s Role in
scientifica (e non di spettacolo) e terapia
Hospice Care, Professional Psychology, 5:457-
13) MOSCONIG. Ipnosi e psicoterapia ipnoticaatti del X congresso del 1995, Edizioni Amisi, Milano 1995.
BIBLIOGRAFIA
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italiana di ipnosi e psicoterapia ipnotica, 4:96-
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2) CALZAVARA G. L' ipnosi nelle sindromi dolorose
16) MOSCONI G. Sull'approccio al rapporto ipnotico,
croniche, Rivista italiana di ipnosi epsicoterapia
Rivista italiana di ipnosi e psicoterapia ipnotica,
3) CALZERONI A. L'arte della comunicazione in
17) MOSCONIG. Ipnosi del 2000atti del XII psicoterapia, Rivista italiana di ipnosi e psicoterapia
congresso nazionale del 2001, Edizioni Amisi,
4) EFFICACE F. L' ipnosi in una prospettiva
18) MOSCONIG. Questa è l'ipnosi. Storia, tecniche e psicobiologica e il suo ruolo nella cura dei pazientisuccessi di unaterapia tutta da scoprire, MEF,
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19) PAN C.X., MORRISON R.S., NESS J., FUGH-
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25) ZELTZER L.K., TSAO J.C.I., STELLING C.,
POWERS M., LEVY S., WATERHOUSE M. A Phase I study on the Feasibility and Acceptability of an Acupuncture/Hypnosis Intervention for Chronic Pediatric Pain, Journal of Pain and Symptom
TESTIMONIANZA SOTTOFORMA DI
b) che cosa pensa che sia, dopo AUTOINTERVISTA DI UN PZ averla provata? “MORENTE”
Una tecnica utile, ma non da sola, e non
Risposte del paziente esigente Gianni
operativo della psicoterapeuta (così come
Grassi, dall’Hospice Antea,
quello del fisioterapista) mi pare avviato
nella direzione di osservare, recuperare,
valorizzare e riabilitare tutte le residue
risorse interne dei malati affidati alle loro
1) Premessa: chi sono?
delle scuole di pensiero e di azione esistenti
Affidato alle cure palliative, la mia
e operanti tra i familiari, gli amici e i curanti
situazione la riassumo così: 67 anni, da 10
intorno a me. Le definisco così: 1) agevolare
anni portatore consapevole di cancro alla
2) agire 3) fuggire. Della prima fanno parte
vescica (dichiarato in remissione, cioè
coloro che cercano di convogliare in un alveo
guarito); da 6 anni però anche alla prostata,
facilitante ogni sintomo positivo o negativo,
subito rivelatosi mortale, cioè con metastasi
ogni spiegazione, ogni indicatore. Un alveo
ai linfonodi, oggi estese a tutto il rachide e
scivoloso in cui lasciarsi andare, facendo –
appunto – metaforicamente ilmorto, per
nell’Hospice, paralizzato per infiltrazione
morire addormentati. Della seconda fanno
metastatica al midollo spinale, dichiarata
parte coloro che, avendo individuato la mia
inoperabile e irreversibile.
esigenza di fondo di intellettuale, quella di
Se proprio devo definirmi, resistere per morire vivo, lucido, mi aiutano
all’espressione malatoterminale preferisco
a resistere, cioè metaforicamente a nuotare
quella di morente: fin da quando nasciamo
il doppio solo per rimanere fermo al punto in
siamo tutti morituri, e prima o poi
cui sono, vivo: non per non morire bensì per
morire lucido. Della terza scuola posso dire
agonizzanti. Definendomi morente intendo
rivendicare il mio essere un soggetto morale
differenziazione dalle altre, nè di una fuga
che, conoscendo la diagnosi e la prognosi
totale dal difficile appuntamento con la
che lo riguardano, sa di essere alla fine della
propria morte oltre che con la mia: si tratta
più spesso di una fuga parziale, nel tempo e
2) Domande e risposte:
a) che cosa pensava che fosse la
c) che cosa è cambiato per lei, pur psicoterapia ipnotica, sotto forma di restando ospite dell’Hospice? auto ipnosi, prima di provarla?
capitato di rimanere ospite dell’Hospice, di
forma di riabilitazione psicologica. Non m’era
noto il significato tecnico-scientifico di auto ipnosi, ma non lo identificavo con quello
situazione in cui mi trovo, di un supporto del
divulgato dal circo mediatico televisivo.
genere. Soprattutto nella prima fase con la
non ero la persona più facile da convincere
psicoterapeuta abbiamo utilizzato colloqui
con proposte di auto ipnosi, rappresentando
(quasi quotidiani) e schede, da riempire
provocazione, più intellettuale che emotiva,
schede posso dire che andrebbe ampliato lo
spazio dedicato alle proprie osservazioni:
meno acronimi, meno sigle, meno tabelle e
insieme a una buona voglia di sperimentare
novità e tecniche per distaccarmi dalle
manipolatoria (la sabbia) - per distanziarmi
ed estraniarmi dal dolore fisio-psichico e
dalle preoccupazioni connesse, nonchè per
ridimensionare fastidi come ansia, vertigini e
spostarmi metaforicamente dal letto alla
dispnea, hanno funzionato (anche se, nelle
carrozzella, ovvero a sedermi sul letto, dal
“visioni con accompagnamento musicale”
periodo in cui non mi sentivo più in grado di
segnalato errati accostamenti video suono.
Nella seconda fase ho partecipato alla scelta
e all’abbinamento, con esiti migliori).
ipnotico” recentemente introdotto dalla
psicologa: si tratta di frammenti profumati,
occasione, subito dopo l’inizio dell’approccio
dotati di un particolare colore e capaci di
sabbia eccessivamente granulosa, ma poi mi
all’ospedale s. Giovanni – Addolorata e
hanno evocato certe “sassaie” da
attraversare in alta montagna, specie sotto
dell’ambulatorio radiologico. Era una RMN
le pareti: un pietrisco in cui è possibile
total body particolarmente faticosa, i cui
saltare a piè pari per scendere e attraversare
tempi si sono rivelati inaspettamente lunghi
in sicurezza. Basta non soffrire di paure.
rispetto a quelli attesi e predisposti dal
Ebbene, l’associazione tra le mie esperienze
primario. I fastidiosi rumori della procedura
rievocazione delle sassaie, grazie a questa
differenziati, poi martellanti e continui, poi di
tecnica auto ipnotica, mi ha permesso di
nuovo caotici con alternanze di tensione e di
trarne un beneficio importante: l’aiuto per
durata. Ebbene, i rumori sono “diventati”
rispettivamente: dapprima quello del motore
determinata dalla necessità di prendere atto
di un aereoplanino sul quale immaginavo di
sorvolare villa Ada, parco romano a me caro;
(paralisi “inoperabile” e “irreversibile”).
poi quello di una carovana di muli carichi di
3)Conclusione.
Sirente, una montagna abruzzese anch’essa
E’ questa: sì, ha senso la
a me cara; poi quello degli squilli telefonici
psicoterapia ipnotica (auto ipnosi) nelle
delle chiamate più affettuose ricevute nelle
cure palliative. Non so se sia una
ore precedenti la prova. Infine, sono riuscito
rivoluzione o una conferma rispetto al
ad alleviare l’insopportabile durata della
passato, ma so che la scelta - moralmente
prova concentrandomi sulla respirazione,
coraggiosa - appare rivoluzionaria perché
come le partorienti, al limite del disagio: ho
conservatrice dei valori della vita sino alla
costringere il tecnico a rifare alcune lastre.
esigente e morente, cioè consapevole della
forza di spirito di cui è portatore e della rete
di sostegno affettivo ringrazio i garanti di
l’Antea, importante è stato un altro ruolo
della psicoterapeuta: ha ascoltato e ci ha
mediazione e favorendo il recupero di risorse
interne alla famiglia come unità sofferente e
non solo a me. Così, con il coniuge, ho provato a manipolare la creta, a disegnare e
dipingere con le tempere, a leggere poesie, a scriverle. In ciò favorito piuttosto che
sollecitato, in un processo non lineare, fino alla trance: nei primi tempi un mero riposo,
un chiudere gli occhi, una ricerca di silenzio, buio, ritiro, intimità (a volte di pianto), poi via via di maggior benessere. Di questo
piacere si è rivelata componente la speranza
Lashay et al - Intravitreal TA on CME Iranian Journal of Ophthalmology - Volume 19, Number 2, 2006 Assessment of Intravitreal Triamcinolone Acetonide on Cystoid Macular Edema in Branch Retinal Vein Occlusion Alireza Lashay, MD1, Haj-Mohammad Jalili, MD2, Ahmad Mirshahi, MD3 Houshang Faghihi, MD3, Reza Karkhaneh, MD1, Mehdi Nili-Ahmadabadi, MD3 Mohammad-Sadegh Farahvash,
Cardiac Perfusion Scan (two day protocol) This is general information developed by The Ottawa Hospital. It is not intended to replace the advice of a qualified health-care provider. Please consult your health-care provider who will be able to determine the appropriateness of the information for your specific situation. P731 (REV 02/2012) Your physician has requested a te